Bonus prima casa 2024: è possibile anche se si riacquista entro un anno? Tutte le agevolazioni fiscali e le riduzioni di imposta.
Bonus casa e agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima abitazione: può essere mantenuto anche nel caso in cui si riacquisti una nuova casa entro un anno dalla vendita della precedente? Tutti i dettagli su questo beneficio fiscale che può essere ottenuto a determinate condizioni e prevede il rimborso di alcune imposte.
Le agevolazioni prima casa permettono di beneficiare di una riduzione dell’imposta di registro e dell’IVA, se si acquista da un’impresa, dell’esenzione dalla registrazione di atti presso il catasto e i registri immobiliari e dell’agevolazione per la detrazione dall’IRPEF degli interessi passivi dei mutui ipotecari – fino al 19% con un limite di spesa di 4.000 euro per l’acquisto di una casa da adibire ad abitazione principale.
Bonus prima casa: è valido anche se c’è un riacquisto entro un anno?
Per poter usufruire di tali agevolazioni, è necessario soddisfare determinati requisiti. L’abitazione da acquistare deve appartenere a determinate categorie catastali, quali abitazioni di tipo civile, economico, popolare, ultra popolare, rurale o in villini. Non sono ammesse invece abitazioni di tipo signorile, in ville o castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici.
Inoltre, l’immobile deve essere ubicato nel comune in cui l’acquirente ha o stabilisce entro 18 mesi dalla data di acquisto la propria residenza. O nel comune in cui svolge l’attività lavorativa, oppure nel comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o svolgeva l’attività prima del trasferimento, se l’acquirente si è trasferito all’estero per ragioni di lavoro ed ha risieduto o svolto la propria attività in Italia per almeno 5 anni. La dichiarazione del cambio di residenza deve essere contenuta nell’atto di acquisto.
Dal 1° gennaio 2016, è possibile mantenere le agevolazioni anche nel caso in cui si riacquisti una nuova casa entro un anno dalla vendita della precedente. Tuttavia, se questo non avviene, si perdono le agevolazioni usufruite per l’acquisto del nuovo immobile e si deve pagare una sanzione del 30% oltre alle maggiori imposte e ai relativi interessi.
Le imposte da pagare, in caso di acquisto con agevolazione prima casa da un privato o da un’impresa in regime di esenzione IVA, sono l’imposta di registro (2% con un minimo di 1.000 euro), l’imposta ipotecaria (50 euro) e l’imposta catastale (50 euro). Nel caso di acquisto da un’impresa in regime di imponibilità IVA, si applica l’IVA al 4% oltre alle imposte indirette (imposta di registro, ipotecaria e catastale) di 200 euro ciascuna.
Nel caso in cui si stipuli un contratto preliminare di compravendita prima del contratto definitivo, è necessario registrare il contratto preliminare entro 30 giorni dalla sottoscrizione. Pagando l’imposta di registro di 200 euro (indipendentemente dal prezzo della compravendita) e l’imposta di bollo, nella misura di 16 euro ogni 4 facciate e ogni 100 righe. Se il contratto è formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata.