Molti non lo sanno, ma è possibile donare soldi ai figli per acquistare casa senza dover pagare tasse. Lo dice il Fisco.
In base a quanto stabilito dal Codice civile la donazione è un atto con il quale è una persona decide di donare, ad un altro soggetto, uno o più beni trasferendogli la proprietà. Quest’opzione è possibile in virtù del cosiddetto spirito di libertà.
Affinché una donazione sia considerata tale, è necessario che il trasferimento della proprietà di uno o più beni avvenga a titolo gratuito. In pratica, il donatore deve trasferire la proprietà del proprio bene ad un altro soggetto senza chiedere in cambio nulla. Lo scopo della donazione dunque deve essere quello di voler arricchire il beneficiario, impoverendo sé stesso.
Questo strumento è particolarmente utilizzato tra genitori e figli che, prima che venga aperto il procedimento successorio, decidono di distribuire il proprio patrimonio immobiliare e non solo tra i figli.
Ma in questo caso cosa dice la legge sull’eventuale versamento delle tasse? È possibile donare soldi ai figli per acquistare una casa?
Donare soldi ai figli per acquistare una casa: un trucchetto per non versare l’imposta
Secondo quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, un genitore ha la possibilità di donare soldi ai figli per acquistare una casa. Generalmente le donazioni avvengono sempre davanti ad un notaio. In questo modo, donatore e donatario hanno la possibilità di dimostrare che la donazione è stata libera e non vincolata all’acquisto di un bene.
In base a quanto affermato dall’Agenzia delle entrate, il contribuente ha la possibilità di evitare il pagamento dell’imposta sulle donazioni se, davanti al notaio, dimostra che la donazione di denaro è vincolata all’acquisto di un immobile.
L’esempio più classico è quello del figlio che per acquistare la prima abitazione riceve dal genitore un importante somma di denaro. Grazie alla dichiarazione di donazione indiretta, al momento della stipula del contratto di compravendita dell’immobile, il contribuente ha la possibilità di avere un’esenzione impositiva.
Per poter beneficiare di quest’importante esenzione è necessario che vi sia un’esplicita dichiarazione nel rogito, da parte dell’acquirente del donatario, del collegamento tra l’acquisto dell’immobile e la somma di denaro ricevuta a titolo gratuito.
A tale proposito, è opportuno sottolineare che il Codice Civile prevede due forme di donazione: quella diretta e quella indiretta. La donazione diretta prevede la forma scritta, a pena di nullità. Dunque è necessario che il trasferimento del bene avvenga tramite atto pubblico notarile.
La donazione indiretta invece fa riferimento ad un’operazione negoziale con la quale avvengono attribuzioni a titolo gratuito.