Nuova Irpef 2024: quali sono gli aumenti previsti per le pensioni e le cifre della rivalutazione in base al reddito pro-capite.
Dal 3 gennaio 2024 sono in pagamento le pensioni relative al mese di gennaio dello stesso anno. Gli assegni conterranno la rivalutazione in base al costo della vita e l’adattamento alle nuove aliquote Irpef in vigore da questo mese. Le pensioni pari o inferiori a quattro volte il minimo, pari a 2.272,76 euro, saranno rivalutate del 100% come stabilito dal decreto firmato dal ministro dell’economia e dalla ministra del lavoro.
L’aumento effettivo sarà del 5,4% dell’assegno. Per le pensioni dalle 4 alle 5 volte il minimo, che vanno da 2.271,76 a 2.839,70 euro, l’aumento effettivo sarà del 4,59%. Le pensioni da 5 a 6 volte il minimo, che vanno da 2.839,70 a 3.407,64 euro, avranno un aumento effettivo pari al 2,862%.
Le pensioni da 6 a 8 volte il minimo, che vanno da 3.407,64 a 4.543,52 euro, avranno un aumento effettivo pari al 2,538%. Le pensioni da 8 a 10 volte il minimo, che vanno da 4.543,52 a 5.679,40 euro, avranno un aumento effettivo pari all’1,998%. Infine, le pensioni superiori ai 5.679,40 euro saranno rivalutate del 22%, con un aumento effettivo dell’1,188%.
Da questo mese entra in vigore anche la rimodulazione delle aliquote Irpef, che passano da quattro a tre. La riforma avvantaggerà anche i pensionati, dato che l’imposta sul reddito delle persone fisiche deve essere corrisposta a chiunque abbia un reddito. I lavoratori con un reddito di 25mila euro avranno un vantaggio fiscale di 200 euro annui, che salirà a 260 euro per i redditi superiori a 28mila euro. I lavoratori con un reddito sotto i 15mila euro potrebbero beneficiare di un incremento delle detrazioni dei redditi da lavoro.
Per quanto riguarda il conguaglio Irpef, il ricalcolo delle ritenute è stato effettuato sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps. Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate nelle rate di pensione di gennaio e febbraio 2024. Non ci dovrebbero essere ritardi nell’erogazione degli aumenti, e il pagamento avverrà a partire dal 3 gennaio.
Il decreto firmato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e dalla ministra del lavoro Maria Elvira Calderone prevede la rivalutazione delle pensioni in base all’aumento dei prezzi, determinato dall’indice Istat, e l’adeguamento delle aliquote Irpef, che passano da quattro a tre.
Per quanto riguarda l’adeguamento delle pensioni in base all’inflazione, le pensioni pari o inferiori a quattro volte il minimo saranno rivalutate del 100% con un aumento effettivo del 5,4% dell’assegno. Le pensioni da quattro a cinque volte il minimo saranno rivalutate dell’85% con un aumento effettivo del 4,59%.
Mentre le pensioni da cinque a sei volte il minimo saranno rivalutate del 53% con un aumento effettivo del 2,862%. Le pensioni da sei a otto volte il minimo saranno rivalutate del 47% con un aumento effettivo del 2,538%, mentre le pensioni da otto a dieci volte il minimo saranno rivalutate del 37% con un aumento effettivo del 1,998%. Infine, le pensioni superiori a dieci volte il minimo saranno rivalutate del 22% con un aumento effettivo dell’1,188%.
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