Nuove tariffe di esami e visite mediche offerte dal Servizio sanitario: smettono di esistere le differenze tra regioni, ma cosa cambia?
Lo scorso aprile, dopo diverso tempo, si è finalmente concluso un accordo sulle tariffe di esami e visite mediche erogate dal servizio sanitario nazionale. Dal 2017, si attendeva un esito di questi accordi, durante quell’anno infatti erano stati ridefiniti i Livelli essenziali di assistenza – l’insieme delle prestazioni sanitarie e i servizi che il Sistema sanitario Nazionale è obbligato a garantire in modo gratuito o dietro pagamento di un ticket.
Con il nuovo anno entreranno in vigore tantissime novità, come nuove visite, nuovi esami e trattamenti aggiuntivi previsti dalla revisione Lea. Ridefiniti anche i prezzi delle varie prestazioni, che avranno valore a livello nazionale senza differenze tra regioni. L’importo del ticket sarà quindi ridefinito.
La revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) aveva tra i suoi obbiettivi quello di rendere uniforme l’offerta di assistenza sull’intero territorio nazionale, evitando dunque le differenze che sei erano formate tra le varie regioni, oltre che di fare ordine tra esami, visite e trattamenti offerti dal servizio sanitario, eliminando certe prestazioni diagnostiche e terapeutiche ormai antiche e poco efficienti per introdurne di nuove. Ecco alcune delle novità introdotte:
- PMA: la procreazione medicalmente assistita viene introdotta a livello nazionale. Adesso non è più necessario il ricovero e vengono abolite le differenze in termine di accesso al servizio e costo del ticket tra le Regioni;
- Consulenza e l’indagine genetica;
- Prestazioni ad elevato contenuto tecnologico o di tecnologia recente: possono adesso essere erogate in ambulatorio;
- Maggiore precisione nella definizione e contenuto della prestazione
In molte regioni, le novità previste dalla revisione non possono essere propriamente chiamate tali. Infatti in alcune regioni quali Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia, queste norme erano già in vigore e hanno fatto sì che queste zone d’Italia fossero prese ad esempio nella ridefinizione.
Tutte le novità sul ticket:
La recente revisione porta a un aumento dell’importo del ticket da pagare per poter accedere alcune visite prestazioni e servizi specifici del Servizio Sanitario Nazionale (sono esenti dal pagamento del ticket soggetti affetti da particolari patologie o con particolari condizioni reddituali).
Recandosi all’accettazione di una visita medica, se necessario il pagamento di un ticket, l’importo massimo che può essere richiesto per questo è di 36,15€. Il “tetto” massimo dell’importo richiesto vale anche nella misura in cui la ricetta preveda più prestazioni (della stessa branca e fino a un massimo di otto). Questo “tetto” è valido ormai in tutte le regioni.
Le tariffe di visite, esami e trattamenti fissate dalle Regioni possono essere inferiori o superiori a questo tetto:
- Se la tariffa da pagare è inferiore a 36,15€, l’importo da pagare sarà completamente a carico del cittadino;
- Nel caso in cui la somma da pagare superi i 36,15€, la differenza sarà a carico del Sistema Sanitario Nazionale;
- Lo stesso vale ovviamente, per le ricette che comprendono più di una prestazione: la differenza sarà pagata dal Sistema Sanitario;
- Un cittadino soggetto ad esenzioni dal pagamento per motivazioni quali patologie o condizioni di reddito particolari non sarà tenuto al pagamento.