Donare immobili ai figli non è così semplice: le novità sulla procedura e i costi da sostenere

Donare immobili ai propri figli conviene? Tutte le novità sulle procedure di trasferimento di proprietà e i costi da sostenere.

La donazione di un immobile ai propri figli è una pratica comune per anticipare il passaggio di proprietà e l’apertura del testamento dopo la propria morte. La donazione può essere effettuata attraverso la cessione diretta o indiretta dell’immobile, tuttavia, la prima soluzione può comportare costi notevoli sia per il donante che per il donatario.

Casa in eredità
Donare casa ai propri figli (Napolicityrumors.it)

Nel caso di donazioni a parenti stretti o figli, la franchigia dell’imposta sulle donazioni è di 1 milione di euro. Per tale motivo, è spesso preferibile effettuare una donazione indiretta ricorrendo all’acquisto dell’immobile da parte del genitore che poi presenta l’atto di proprietà a nome del figlio, evitando in questo modo l’imposta sulle donazioni.

Donare un immobile ai figli conviene? Tutte le procedure

La donazione diretta o indiretta comporta comunque il pagamento di alcune tasse, tra cui l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, e l’imposta di bollo. Inoltre, si devono considerare le spese notarili, le visure ipotecarie e catastali e l’imposta per la trascrizione dell’atto.

Donare casa
Passaggio casa (Napolicityrumors.it)

D’altra parte, la cessione di un immobile attraverso la donazione risulta più conveniente, dal momento che vi è una franchigia di 1 milione di euro al di sotto della quale non è prevista alcuna imposta di donazione tra familiari. Inoltre, tale soluzione offre la possibilità ai genitori di trasferire l’immobile a un solo erede specifico, previo consenso degli altri eredi legittimi.

Tuttavia, ci sono anche svantaggi associati alla donazione. Ad esempio, l’instabilità dell’atto rispetto alla compravendita immobiliare. Gli eredi del donatore hanno fino a 20 anni per contestare la donazione che lede la loro quota legittima, ed è possibile anche che essa venga contestata per la nascita di nuovi figli.

È consigliabile consultare un notaio o un avvocato specializzato in diritto delle successioni per ottenere una consulenza professionale e chiarire tutti gli aspetti legali e fiscali della donazione. Questo permetterà di valutare se la donazione è veramente la soluzione più adatta alle proprie esigenze e se vi sono alternative più convenienti.

Una possibile alternativa alla donazione potrebbe essere la creazione di un usufrutto a favore dei figli, che consente loro di godere dell’immobile durante la vita del genitore donante, ma la proprietà rimane a quest’ultimo fino alla sua morte. In questo modo, si evitano le complessità legali della donazione e i figli possono comunque usufruire dell’immobile.

Inoltre, la concessione di un mutuo sulla proprietà donata può rappresentare una sfida poiché la banca potrebbe esitare a causa del rischio di revoca della donazione. La rivendita dell’immobile da parte del figlio potrebbe risultare più difficile, dato che gli altri eredi possono, in assenza di rinuncia alla contestazione, rivendicare i propri diritti, scoraggiando potenziali acquirenti.

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