L’ISTAT ha deciso per alcuni cambiamenti sul lavoro domestico. Ecco che cosa riguardano nel dettaglio.
Ci sono novità per quanto riguarda il lavoro domestico, è quindi importante per chi fosse interessato a questo argomento informarsi qui di seguito. Ecco cosa ha stabilito l’ISTAT in merito agli aumenti per il 2024.
Le persone che si occupano di lavoro domestico sono coloro che si devono occupare delle necessità della famiglia. Dunque operano o a casa del datore di lavoro o presso uno dei loro parenti. L’Osservatorio Domina, l’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico ha rilevato che questo è il settore che presenta maggiori irregolarità.
La legge di Bilancio 2024 ha stabilito che l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto nazionale della Previdenza Sociale collaborino scambiandosi i dati per lottare contro l’evasione fiscale. Ma cosa cambia nello specifico nel 2024? Ecco tutti i particolari degli adeguamenti voluti dall’ISTAT.
L’8 gennaio scorso è stato firmato dalla Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo l’accordo per i nuovi minimi retributivi riguardanti il lavoro domestico. Questo per adeguarsi alle variazioni sul costo della vita. Chi lavora quindi come badante, colf o chiunque presti qualche servizio per il funzionamento della vita famigliare, dovrebbe ricevere un aumento pari allo 0,7% sui minimi tabellari. Oltre alle categorie già citate ci sono anche autisti, baby sitter, custodi, giardinieri e portieri coinvolti.
I parametri minimi del CCNL comprendono i lavoratori domestici inesperti fino a quelli altamente specializzati; inoltre bisogna considerate se questi siano conviventi, non conviventi o persone che svolgono assistenza notturna. La retribuzione all’ora di un lavoratore domestico varia da 5,30 Euro a 11,45 Euro l’ora. Lo stipendio dipende dalla categoria CCNL in cui è inquadrato. Per quanto riguarda, per esempio, una colf, questa viene pagata circa 8 Euro l’ora. Un assistente per persona autosufficiente o babysitter costerà circa 200 Euro a settimana.
Ci sono due modi per regolarizzare l’assistente o baby sitter, colf, ecc…, ovvero il libretto di famiglia INPS o con un contratto di lavoro. Nel primo caso si tratta di un voucher nominativo prefinanziato il cui valore è di 10 Euro. Il libretto di famiglia può essere finanziato con versamenti F24 e il portale dei pagamenti INPS. C’è poi il contratto di lavoro domestico che può essere a tempo determinato o indeterminato. A loro volta questi possono essere part time, full time o a ore. In caso di mancato versamento dei tributi il datore di lavoro rischia sanzioni civili e penali e non sarà protetto in caso di infortuni o danni. Insomma questi sono cambiamenti positivi per i lavoratori di questo ambito.
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