“Elettra Lamborghini è mia sorella”, importante colpo di scena in merito a questa vicenda: chi è la donna che ha spiazzato il noto personaggio televisivo
Oramai da qualche giorno non si sta parlando d’altro se non delle pesanti dichiarazioni che vedono come protagonista la presunta sorella di Elettra Lamborghini. A rivelarle ci ha pensato una donna di Napoli, anni 35, di nome Flavia Borzone. Quest’ultima, professione estetista, sostiene di essere la figlia di Tonino Lamborghini (ovvero il figlio di Ferruccio e fondatore della nota casa automobilistica). Di conseguenza la sorellastra della cantante emiliana.
Allo stesso tempo, però, Ferruccio ha voluto smentire categoricamente queste voci. Tanto è vero che ha presentato una denuncia-querela per diffamazione nei confronti della donna. Non solo con lei, ma anche in quelli di sua madre, Rosalba Colosimo. Quest’ultima docente di pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli per quello che ha rivelato in televisione. La Borzone è molto seguita sui social network, in particolar modo su Facebook ed Instagram per i tantissimi contenuti che pubblica.
Durante l’udienza del processo per diffamazione che si è tenuto lo scorso 29 gennaio in quel di Bologna è emerso un dettaglio molto particolare. Ovvero che un investigatore privato avrebbe prelevato una cannuccia di frullato bevuto dalla cantante. La saliva di quest’ultima sarebbe stata fatta analizzare in un laboratorio specializzato di Ferrara. Risultati? Sia la Borzone che la Lamborghini avrebbero una mezza sorellanza unilaterale.
Da precisare, però, che la relazione dell’investigatore ed i risultati biologici molecolari non sono stati ancora presentati in giudizio nel processo penale. Una vicenda molto complicata e che sta andando avanti da un bel po’ di anni. Precisamente dal 2019. Fino ad ora sono aperti dei procedimenti giudiziari (due civili ed uno penale) che vedono protagonisti Tonino Lamborghini (difeso dall’avvocato Mauro Bernardini) e da Flavia Borzone e la mamma Rosalba Colosimo (difese da Sergio Culiersi, Gian Maria Romanello e Carlo Zauli).
Il primo caso riguarda la dichiarazione di disconoscimento di paternità di Flavia Borzone nei confronti del padre, Amedeo Borzone. In quella occasione Flavia ha evocato in giudizio sia la madre che l’ex marito. L’estetista si sarebbe sottoposta, insieme al padre, ad un test biologico molecolare presso lo studio Cancemi di Napoli. Risultato? Flavia non sarebbe la figlia di Borzone. Tonino Lamborghini è intervenuto impugnando la sentenza di primo grado.
Di questa vicenda se ne sta occupando la Corte di Appello di Napoli. Il secondo processo, invece, riguarda quello di diffamazione intentato da Lamborghini nei confronti delle due donne per via di alcune dichiarazioni rilasciate in altrettante interviste che hanno fatto molto discutere. In un primo momento sia la donna che la madre sono state condannate a pagare 30mila euro ciascuna. Una questione che sta affrontando anche la Corte di Appello di Bologna.
Il terzo procedimento è di natura penale e diffamazione. Se ne parlerà a metà luglio di quest’anno. I legali di Tonino Lamborghini, al ‘Resto del Carlino’, hanno affermato che quel Dna non può essere utilizzato ed è stato raccolto in maniera illegale.
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