La scuola italiana vive un momento di caos a seguito della situazione del personale ATA. Il rischio è per molti: cosa sta accadendo.
Il personale ATA delle scuole da qualche anno vive una situazione di fortissima instabilità, che i vari problemi di governo hanno reso ancora più profondi. Di recente è emerso un allarme nel mondo della scuola a seguito dell’incertezza sulla stabilizzazione dei contratti del personale.
Un emendamento dei partiti di centro-destra sembra far slittare al 2025 il bando per l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia. Senza questo aggiornamento si rimanderebbero le prese in servizio a tempo indeterminato e la possibilità di avvicinarsi ad una zona più vicina alla propria abitazione.
Da qualche giorno viene confermata la notizia di un accordo tra i vari gruppi in parlamento. Procedendo verso questa direzione si avrebbe la strada spianata verso lo slittamento del bando: entriamo nei dettagli per capire cosa sta accadendo e qual è la reazione dei sindacati.
Caos scuola, problemi per il personale ATA: graduatore in bilico
Il problema principale di questa situazione risiederebbe nella certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (Eipass 7) che deve essere conseguita dagli assistenti, operatori scolastici, funzionari con esclusione dei collaboratori scolastici. Il bando 2025 prevederà come requisito base, ma non sufficiente, il diploma e l’aggiornamento della vecchia patente europea per l’uso del PC, ora certificazione per l’alfabetizzazione digitale.
Il rinvio dell’aggiornamento delle graduatore non avrebbe solo risvolti negativi. Una parte del personale ATA osserva le mosse del Governo con deciso interesse dato che un rinvio consentirebbe a loro di conseguire le certificazioni di alfabetizzazione. Tra questi vi sono gli ATA assunti come personale Covid-19 che attendono il rinnovo con fiducia.
La situazione però non è sfuggita alle persone che seguono le vicende concorsuali in attesa di novità. Loro vedono questa mossa dell’esecutivo come un rimettere in gioco una parte del persone, così da consentirgli di raggiungere i titoli necessari per soddisfare il bando.
In merito a questo scenario è netta la posizione di una parte del sindacato. Per la Uil Scuola Rua, che non ha sottoscritto neppure l’ultimo accordo del CCNL comparto Istruzione e Ricerca, si creerebbero solo incertezze procedurali, disparità e alimenterebbero false speranze per il futuro di una parte degli ATA. In sintesi questa mossa favorirebbero divisioni e contrapposizioni tra il personale.
Diverso punto di vista per il Cisl Scuola e Flc-Cgil, che avendo sottoscritto il CCNL, difendono tale requisito e il suo contenuto. Per le associazioni, il rinnovo del contratto prevede l’inserimento nelle graduatore tramite l’acquisizione di una certificazione informatica. Tale requisito richiede del tempo affinché gli enti autorizzati possano organizzarsi al meglio.