Social, scatta l’allarme: le parole del ministro Schillaci non lasciano dubbi

Il ministro Schillaci in un’intervista a ‘La Stampa’ lancia l’allarme sui social e chiede aiuto ai colossi del web: “Ecco la prima proposta”.

Scatta l’allarme social. Il ministro Schillaci in un’intervista a La Stampa conferma che la situazione è molto critica e per questo motivo c’è bisogno di un intervento immediato per cercare di porre fine ad una vera e propria emergenza.

Schillaci intervista La Stampa
L’allarme di Schillaci sul tema social – napolicityrumors.it – foto Ansa

Il titolare della Salute in questa intervista sottolinea che si tratta di “una strage silente. Dopo gli incidenti stradali, è la prima causa di morte tra i giovani“. Parole che confermano una certa preoccupazione e per questo motivo non possiamo escludere interventi da parte del governo per cercare di migliorare un quadro che, come detto in questo momento, è davvero molto critico.

La proposta del ministro Schillaci

Schillaci intervista La Stampa
La proposta del ministro Schillaci per limitare l’utilizzo dei social – napolicityrumors.it – foto Ansa

In questa intervista il ministro Schillaci chiede un aiuto ai colossi del web per cercare di rendere meno facile l’utilizzo dei social per diverse ore al giorno. La proposta dell’esponente del governo è quella di mettere “un pop up che possa allertare gli utenti quando l’uso dei social supera un certo tempo“.

Una proposta non semplice da accertare da parte dei colossi del web, ma i numeri detti prima sono sicuramente molto preoccupanti e non possiamo escludere un intervento da parte del governo per cercare di limitare l’uso dei social che, come detto in precedenza, è un rischio molto importante per il nostro Paese.

Il governo pronto a contrastare l’uso eccessivo dei social

Schillaci intervista La Stampa
Il governo pronto a contrastare l’utilizzo eccessivo dei social – napolicityrumors.it – foto Ansa

Il governo è pronto a scendere in campo per contrastare l’utilizzo dei social. Ad oggi non si hanno certezze di cosa potrà succedere, ma le idee sono molto chiare e l’obiettivo è quello di consentire magari un meccanismo che avvisi l’utente delle ore passate davanti al pc.

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