Arriva un nuovo bonus da 2000 euro da parte del Governo. Quello che c’è da sapere sui requisiti per ottenerlo.
Il nuovo anno ha portato con sé delle succose novità per quel che riguarda il panorama dei bonus e degli incentivi in Italia. Tra questi un nuovo bonus immediato da 2.000 euro. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e come ottenerlo.
Come noto l’Italia ha un parco auto tra i più datati del Vecchio Continente. Decisamente la Penisola non è un paese per auto giovani. Una ricerca di Facile.it ha messo in evidenza che le auto circolanti sulle strade italiane hanno un’età media di 11 anni e 7 mesi.
Si tratta di un dato preoccupante per diverse ragioni: per l’impatto ambientale di auto vecchie e più inquinanti, ma anche per la sicurezza stradale. Senza contare che veicoli più anziani hanno anche costi di manutenzione e riparazione decisamente maggiori delle vetture nuove.
Bonus immediato da 2000 euro: come ottenere l’incentivo governativo
Tutte ragioni che hanno spinto il governo a adottare un nuovo schema di incentivi per stimolare il comparto automobilistico e favorire l’acquisto di automobili più nuove. Ad annunciarlo è stato il Ministro delle Imprese del Made in Italy, Adolfo Urso, che nel corso del tavolo automotive ha anticipato alcune misure.
In particolare il ministro Urso ha annunciato un piano di incentivi che riguarda le auto usate, con una dotazione di 20 milioni di euro. In pratica sarà possibile usufruire di un bonus di 2 mila euro, destinato alla persone fisiche che acquisteranno veicoli di categoria M1, nuovi, almeno in classe Euro 6, con un valore non superiore a 25 mila euro (IVA esclusa). Tra le condizioni c’è quella di non aver beneficiato in passato di agevolazioni. Ma soprattutto c’è il vincolo della rottamazione di un mezzo di proprietà da almeno 12 mesi appartenente a una classe fino a euro 4.
Come ulteriore stimolo alla mobilità sostenibile sono previste anche risorse per 50 milioni di euro per gli incentivi al noleggio a lungo termine da parte delle persone fisiche. Questo nuovo piano di ecoincentivi (valore totale 950 milioni di euro) entrerà in vigore a partire dalla fine del mese di marzo. Ecco come sono ripartiti i 950 milioni previsti: 793 milioni alle auto, 53 milioni ai veicoli commerciali leggeri, 35 milioni ai ciclomotori e 20 milioni all’usato auto.
Ecoincentivi, la svolta strategica rispetto al passato
Rispetto al passato – dove ci si concentrava di più sui mezzi completamente elettrici – ci sarà una maggiore attenzione alle auto con prezzi più abbordabili. Lo prova la modifica dello schema di ripartizione degli incentivi in base alle emissioni di CO2: 240 milioni per le auto con emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2, 150 milioni per ibridi e plugin con emissioni tra 21 e 60 g/km. Una vera e propria svolta strategica.
Il piano sostiene dunque la rottamazione dei mezzi fino alla categoria Euro 5 alle condizioni indicate, a cominciare dalla proprietà non inferiore ai 12 mesi. Ha trovato conferma la maggiorazione del 25% degli importi per gli ISEE inferiori a 30 mila euro, col tetto massimo dell’incentivo fissato a 13.750 euro. Anche le aziende – inclusi i concessionari auto – potrebbero accedere ai bonus, sempre col vincolo dei 12 mesi di proprietà (che diventa di 24 mesi per le persone giuridiche). Anche per i bonus riguardanti ciclomotori, motocicli e quadricicli si applica il vincolo di proprietà di 12 mesi.