Sempre più casi di violenza si registrano anche nelle scuole: il dato preoccupa e gli psicologi sono pronti ad intervenire
Da nord a sud la violenza comincia a padroneggiare ovunque. Innumerevoli sono stati i casi denunciati solo nell’ultimo periodo in tutta Italia. Molto spesso abbiamo visto, anche attraverso tv e social, appelli di persone note al fine di evidenziare il disagio, eppure la situazione non sembra migliorare, anzi. A preoccupare è inoltre il fatto che sempre più casi di violenza di verificano nelle scuole.
Sembra finita l’epoca in cui un docente parlava e gli alunni erano chiamati al silenzio e al rispetto, considerando poi che oggi anche molti genitori sono violenti con gli insegnanti. Aggressioni, calci, pugni ma, nei peggiori dei casi, anche pallini di gomma e, infine, coltelli. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, come evidenzia Il Mattino, ha registrato 27 aggressioni ai danni del personale della scuola solo nei primi cinque mesi dell’anno scolastico, in aumento rispetto alla scorsa annata quando in tutto ce ne furono 36.
Aggressioni in classe, le misure da prendere
Appurato che la situazione è fuori controllo, anche il ministro negli ultimi tempi ha parlato di alcune misure pensate per arginare il problema: “Nelle aree particolarmente a rischio si può immaginare una presenza delle forze dell’ordine a protezione di alcune scuole”. I casi di violenza nelle scuole sono in continuo aumento: a fine novembre, una docente 64enne dell’Istituto Rossi Doria di Marigliano fu aggredita da uno studente 15enne con un pugno al petto dopo che la prof lo aveva redarguito perché stazionava nel corridoio, invitandolo quindi a rientrare in classe.
A ottobre, invece, un episodio inquietante al Cenni di Vallo della Lucania, nel salernitano, dove un 15enne durante l’ora di lezione sparò contro una docente con una pistola giocattolo caricata a pallini. A Eboli, la comunità scolastica del Virgilio fu scossa da un caso di bullismo che ha visto una ragazzina di 13 anni brutalmente aggredita in classe per la seconda volta. A dicembre una studentessa dell’Istituto tecnico Buonarroti di Caserta fu gravemente ferita al collo da una coetanea che si accani su di lei con coltellino ai serramanico. E questi sono soltanto alcuni delle situazioni che il quotidiano ha preso in esame, considerando che dall’inizio dell’anno ben 12 casi gravi si sono verificati nelle scuole della Campania. Intanto l’Ordine degli psicologi lavora per aiutare i ragazzi.