Con Sanremo, Geolier si è consacrato nel panorama musicale italiano. Il rapper però è rimasto umile e vive ancora nel suo vecchio quartiere.
Ad oggi Emanuele Palumbo, in arte Geolier, è sicuramente il maggior esponente della musica napoletana contemporanea nella penisola. Il suo stile crudo, o come direbbe lui stesso “real pe’ semp”, lo distingue dagli altri rapper non solo partenopei ma anche italiani. I suoi due album “Emanuele” ed “Il Coraggio dei Bambini” continuano a registrare ascolti record, che gli hanno permesso di ricevere numerosi dischi d’oro e di platino. Specialmente il secondo è stato tra gli album più ascoltati in Italia nell’ultimo anno.
Nella sua giovane carriera, Emanuele non ha mai chiuso al Festival di Sanremo. Il rapper si è sempre ripromesso però di andarci ma solamente in “napoletano”. In barba alle critiche, anche dei suoi stessi cittadini, Geolier si è presentato sul palco dell’Ariston con la sicurezza di chi questo mestiere lo fa da sempre. Con la sua “I p’ me, tu p’ te” ha stupito tutti, facendo ballare e cantare anche la platea del prestigioso teatro. Il successo non ha cambiato di certo il rapper, che ancora oggi vive nel suo vecchio quartiere.
Da Secondigliano al Teatro Ariston il passo è davvero breve, se disponi di un talento nella scrittura come quello di Geolier. In barba alle critiche di presunti “neo-borbonici” e letterati moderni napoletani, Emanuele Palumbo sta stupendo tutti al Festival di Sanremo, chiudendo la seconda serata in cima alla classifica. A Sanremo il rapper ha portato anche il suo quartiere, Secondigliano, dove vive ancora oggi nel Rione Gescal insieme alla sua famiglia. Del resto Palumbo non ha mai nascosto di essere legato alle sue origini.
Originario di via Gherardo Marone nel Rione Gescal di Miano, una zona periferica a nord di Napoli, Geolier vive insieme ai suoi genitori e ai suoi quattro fratelli maggiori: Gaetano, Antonio, Ciro e Salvatore. Nonostante la reputazione difficile del quartiere, la famiglia di Geolier è stata sempre rispettata e non ha mai avuto legami con ambienti poco raccomandabili. Come riporta La Repubblica, i Palumbo sono conosciuti nella comunità per la loro integrità e per il rispetto delle tradizioni locali.
Come ha raccontato in una recente intervista una vicina di casa, Geolier è considerato un modello per i giovani del quartiere, proprio come lo era Totò nel suo rione Sanità. Il rapper dimostra un grande attaccamento alla sua comunità, intrattenendo rapporti con i più giovani e cercando di essere un esempio positivo per loro. Il rap, e la musica in generale, è stata un’ancora di salvezza per Emanuele, che è riuscito a trovare una via costruttiva rispetto alle diverse pieghe che la vita può prendere in un quartiere difficile.
Tutto ciò però è stato possibie anche grazie al supporto della sua famiglia, che ha sempre creduto nel talento e nel lavoro duro come strumenti per il successo. La famiglia Palumbo è riuscita a trasmettere al proprio figlio il valore del lavoro e della determinazione, con Geolier che ancora oggi riesce a trasmettere tutto ciò quando sale sul palco per cantare le sue rime.
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