Linea 1 di Napoli, il piano dei lavori per scale mobili e ascensori: le riaperture

I lavori sono iniziati ad ottobre e proseguono senza che le stazioni siano mai state chiuse: la situazione

A trent’anni dall’avvio della circolazione, la metro Linea 1, nella vecchia tratta collinare (Rione Alto-Salvator Rosa) ha richiesto lavori importanti, obbligatori per normativa di legge: si devono sostituire scale mobili e ascensori.

Da ieri, lavori conclusi alla stazione Policlinico, riaperti ascensori e scale mobili: “Un servizio necessario all’utenza che, in questa stazione, può essere in difficoltà, è obbligata ad usare gli ascensori”, spiega l’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza.

Metropolitana di Napoli
Lavori lungo la Linea 1 – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

“I lavori vanno in parallelo – prosegue l’assessore Cosenza che ieri in un post su Facebook ha annunciato la chiusura del cantiere di Policlinico-. Quelli delle prime due stazioni sono finiti. Sono molto urgenti i lavori agli ascensori di rione Alto che non ha scale mobili. I primi due ascensori sono già terminati ma ci vogliono i tempi di collaudo, autorizzazioni. Contiamo di riaprire prima di Pasqua. Siamo entrati nella fase finale di collaudo e pre-esercizio”.

Metro di Napoli, la situazione attuale

Il piano di ammodernamento è cominciato con Vanvitelli, conclusa senza che la stazione chiudesse mai; gli ascensori della stazione sono già stati sostituiti ed è in via di ultimazione la prima scala mobile. Il programma prevede lavori alle stazioni della vecchia metro Linea 1, da Vanvitelli quindi ai Colli Aminei, entro un anno le attività si estenderanno poi nelle tre stazioni del viadotto: Piscinola, Chiaiano e Frullone. Si tratta di lavori obbligatori dovuti alla vecchiaia degli impianti quindi che non si potevano rimandare.

Metropolitana di Napoli
Metropolitana, lavori su scale mobili e ascensori – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Nel frattempo, proseguono i lavori della funicolare di Chiaia, chiusa da 500 giorni per i lavori di revisione ventennale; la riapertura è fissata tra settembre e ottobre, decisamente in ritardo rispetto alle tempistiche annunciate in precedenza, ma non sono mancati intoppi burocratici che hanno rallentato l’iter.

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