Napoli, in arrivo la protesta dei trattori: previsti 100 mezzi in corteo

La protesta degli agricoltori si espande a macchia d’olio: questa mattina sono previsti a Napoli circa 100 mezzi in corteo

La protesta non accenna a placarsi e prosegue anche il presidio degli agricoltori di Acerra, che da una settimana hanno posizionato i propri trattori a bordo della strada che conduce agli ingressi del centro commerciale ‘Le porte di Napoli’ della vicina Afragola. Stamattina sfileranno lungo via Marina per arrivare a piazza del Carmine.

Da fine gennaio alcune centinaia di agricoltori stanno bloccando con i loro trattori diverse strade e caselli autostradali in varie parti del paese e la protesta si sta muovendo in modo capillare dal nord al sud d’Italia.

Trattori
Trattori in protesta – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

I manifestanti raggiungeranno il capoluogo campano a bordo dei propri mezzi, non ritenendo sufficienti gli impegni assunti finora dal governo. Ieri si è tenuta in prefettura una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato anche il tema della manifestazione degli agricoltori.

L’appello degli agricoltori: “Non vogliamo creare disagi”

“Sarà una manifestazione pacifica. Siamo una realtà importante del settore agricolo italiano – spiega Filippo Di Marco, uno dei punti di riferimento degli agricoltori dell’area nord di Napoli – e vogliamo spiegare le ragioni della nostra protesta. Non vogliamo creare disagi ai cittadini, ma solo farci ascoltare da chi ci governa”.

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Gli agricoltori si muovo anche a Napoli – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Stando a quanto riporta La Repubblica, il corteo, a cui aderiscono gli agricoltori di Acerra, Pomigliano, Marigliano, Brusciano, e altri comuni a nord di Napoli, si muoverà dal presidio di Afragola alle 8,30 e lentamente, intorno alle 11,00 raggiungerà via Marina a Napoli, per poi fermarsi a Piazza del Carmine nei pressi della mensa della Caritas. “Qui daremo i nostri prodotti ai poveri – dice ancora Filippo Di Marco – Porteremo soprattutto ortaggi e verdura come forma di solidarietà e di protesta”.
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