Le pensioni possono scattare anche se non si sono raggiunti gli anni di contributi: tutto su quando il Governo fa saltare i vincoli.
Il tema delle pensioni regala sempre degli spunti interessanti, nonostante si leghi ad una complessità abbastanza profonda. Questa volta la novità è rappresentata dal fatto di poter giungere al trattamento senza aver raggiunto gli anni di contributi stabiliti dall’ordinamento italiano.
Andare in pensione senza aver raggiunto i contributi minimi è consentito, ma solo in alcuni casi. È importante conoscere questo ambito del trattamento pensionistico perché ancora oggi si fa molta confusione sia in chi entra nel mondo del lavoro sia per chi sta per lasciarlo.
La vita di un lavoratore è composta da tante variabili che possono portare anche al mancato oppure parziale versamento dei contributi. Vediamo quindi tutte le casistiche in cui è possibile accedere all’assegno previdenziale senza aver raggiunto la quota di contributi minimi.
Accedere alle pensioni senza contributi minimi: tutto i casi in cui è possibile
Per avere diritto alla pensione di vecchiaia, in Italia, è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi. A questa principale disposizione si affiancano alcune eccezioni da considerare. Ci sono diverse opzioni che permettono di accedere al trattamento pensionistico con un numero ridotto di versamenti, superando le regole generali.
Chi non riesce ad arrivare ai 20 anni di contributi utili per la pensione di vecchiaia, può cercare di ottenere la pensione versando i contributi volontari. Questo processo è possibile con l’autorizzazione dell’Inps e rispettando alcuni requisiti. In prima battuta è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi, nello specifico 60 mesi per gli autonomi, 260 settimane per i lavoratori dipendenti e domestici, 465 giorni per gli agricoli e 310 per le lavoratrici agricole. Inoltre bisogna versare 3 anni di contribuzione nei 5 anni precedenti alla presentazione della domanda.
Per chi non ha mai versato i contributi può accedere all’assegno sociale, misura destinata alle persone che non hanno contribuito o non lo hanno fatto in maniera tale da raggiungere la pensione. I requisiti richiesti sono: residenza in Italia da almeno dieci anni, età di almeno 67 anni e reddito annuo non oltre i 6.085,43 euro o 12.170,86 per le coppie sposate. Tali requisiti valgono per la pensione da casalinghe, contribuendo autonomamente al Fondo Casalinghe.
Ci sono poi diverse opzioni per chi ha versato contributi per 5, 10 o 15 anni. Ad esempio alcune persone possono accedere alla pensione anticipata contributiva con 5 anni di contributi e 71 anni d’età, mentre altre possono ottenere una pensione con 10 o 15 anni di contributi, a condizione di soddisfare i requisiti della cassa previdenziale di riferimento.