RC auto è nuovamente protagonista che colpiscono tanti automobilisti. Queste due città italiane sono le più care.
Le polizze auto assicurative vedono aumentare ancora una volta i prezzi, colpendo notevolmente i tanti automobilisti italiani. I costi sulla RC auto sono incrementati e portano gli italiani a pagare un 27% in più rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea.
Nei primi due mesi del 2024 si sono segnalati rincari del 5% per gli assicurati in 14esima classe e del 2% per quelli in prima. Tali dati sono stati esposti da Federconsumatori e segnalati alla Commissione di allerta rapida sui prezzi per effettuare un approfondimento in materia di tematiche assicurative.
La nota del Ministero ha anche sottolineato l’importanza di affrontare queste dinamiche a seguito di un aumento del prezzo medio del +7,1% da novembre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Insomma, gli aumenti colpiscono tutte le città italiane ma sono due quelle particolarmente più care: scopriamole.
Aumenti RC auto: le due città più care
Gli aumenti RC auto non sono passati inosservati e anche Federcarrozzieri ha già annunciato la presentazione di un dossier su questo argomento. Federconsumatori invece cita le stime Aci e Istat sugli incidenti stradali che nel primo semestre del 2023 segnalano una riduzione dell’1% di sinistri rispetto al 2022.
I rincari continuano la loro corsa e toccano varie città italiane, con due in particolare che si evidenziano come le più care. Gli aumenti più alti si sono registrati a Napoli e Roma e riguardano i 18enni in 14esima classe, tipologia di assicurati che ha messo in luce dei picchi di aumento anche del 28%.
Federconsumatori ha sottolineato che mentre la situazione migliora per i 18enni che devono sottoscrivere una polizza in prima classe, attraverso la legge 248/2006 c.d Decreto Bersani, perché devono fare i conti con un aumento medio dell’1%, diverso è il discorso per chi si trova nella stessa classe ma ha un’età di circa 50 anni. In questo caso, l’aumento medio registrato è del 2%, un dato definito dall’associazione come intollerabile se confrontato con l’ambiente europeo, data la media del 27% in più rispetto agli altri paesi.
Per l’associazione si tratta di un divario troppo ampio e che va sanato il prima possibile. A maggior ragione se gli aumenti derivano per contrastare il numero sempre più alto di veicoli senza copertura assicurativa. Per questo motivo, Federconsumatori consiglia di prendere provvedimenti mirati a ridurre questo fenomeno, affinché non siano i cittadini che si mettono in regola a pagare le conseguenze.