Ha subìto due rapine nel giro di pochi giorni ma ora Forte è pronto a riaprire: “Occorrerebbe un decreto come quello di Caivano”
La sua è una storia, prima di tutto, di coraggio. Vittima di quattro raid nel giro di poco tempo, Gianni Forte, imprenditore di Barra, non si è mai perso d’animo, neanche quando ha dovuto abbassare la saracinesca del suo centro scommesse di via Volpicella, nella periferia est di Napoli.
“Questo pomeriggio – scriveva l’imprenditore sui social l’11 febbraio – mi è stato comunicato il quarto raid in pochi giorni ai danni di una delle mie attività. […] Domani, 12 febbraio, alle ore 12 presso il negozio di via Luigi Volpicella 374/376 siete tutti invitati per la consegna delle dimissioni e delle chiavi da parte dei dipendenti per decretare la vittoria del crimine nei confronti dello Stato“.
A distanza di giorni la situazione è cambiata e Gianni Forte ne ha parlato in esclusiva ai microfoni di Napoli Cityrumors: “Io resto convinto delle azioni intraprese, ho chiesto una risposta forte allo Stato ed è arrivata. Mi è stato vicino lo Stato, così come la Procura, la Polizia di Stato ed il Prefetto, il dottor Michele Di Bari. Quest’ultimo mi ha ricevuto e mi ha promesso un intervento tempestivo dello Stato che è effettivamente arrivato: la Procura ha arrestato l’individuo e io ho promesso che il giorno che sarebbe arrivata una risposta forte avrei riaperto il locale. Oggi quindi stiamo programmando la riapertura“.
“Dopo la rapina di settembre – prosegue l’imprenditore – ho fatto una manifestazione, ‘un caffè per la legalità, a cui hanno risposto presente tutte le istituzioni. Gli avvenimenti che si sono verificati dopo questa iniziativa sono stati gravi, parliamo di quattro raid inaspettati ma la risposta dello Stato c’è stato”.
Come pensa che si possa mettere fine a questa situazione?
“Purtroppo c’è un abbandono totale, il degrado è tanto a Napoli est, specie nella periferia, nel quartiere di Barra. Occorrerebbe un intervento del Governo, un ‘decreto Barra’ come il ‘decreto Caivano’; anche in forma ridotta, ma un decreto incisivo che possa sopperire alla mancanza delle forze dell’ordine, per dare sviluppo economico e sociale al territorio. Non ci possiamo fermare ad un semplice arresto, perché la sicurezza è data dalla presenza dello Stato sul territorio. Fare impresa a Napoli è già difficile, specialmente in questa terra abbandonata, ossia in periferia. Per fare impresa, creare posti di lavoro e combattere il degrado ci vogliono sicurezza e sviluppo. Senza sicurezze molte aziende continueranno ad andare via e già Barra è diventato un quartiere-dormitorio, o meglio, fantasma. Ci vuole la risposta dello Stato. Io sono stato costretto a chiudere l’attività e non l’avrei chiusa, era redditizia; il personale, il giorno dopo la seconda rapina nell’arco di sei giorni, mi ha detto di essere terrorizzato, i dipendenti temevano per la loro incolumità. Ho dovuto fare un lavoro, e sto continuando a farlo, per convincerli a tornare. Forse riapriamo venerdì primo marzo ed inviterò tutte le istituzioni per dare un segnale forte: quando la gente denuncia o si confida con gli altri commercianti, o anche con le forze dell’ordine o con lo Stato, si ottengono dei risultati. Quando lo Stato interviene, vince sempre“.
La sua è una storia di coraggio: ha organizzato la marcia per la legalità, ha sporto denuncia in pubblico. Crede che il suo esempio verrà seguito da altri imprenditori?
“Arrestato l’individuo non mi fermo, sarebbe da ipocrita. Bisogna alzare la voce e dare voce a questo territorio e a queste persone che hanno paura. Nel mio piccolo farò di tutto. Più che parlare di coraggio, direi che dobbiamo fare una scelta di vita: vivere succubi del degrado e della delinquenza o iniziare ad alzare la testa e respirare. Qualsiasi forma di violenza porta a un turbamento interno e non possiamo convivere così: per questo dico a tutti i miei colleghi, a tutti gli imprenditori e a tutti i commercianti di non fare gli eroi ma di uscire fuori e schierarsi dalla parte giusta“.
Conferenza stampa di vigilia per il tecnico dei partenopei a 48 ore dalla sfida di…
Un decesso improvviso e inspiegabile. Sono in corso le indagini sulla tragedia avvenuta nella serata…
A San Gregorio Armeno ci sono dei nuovi personaggi nei presepi e tra poco tutto…
Caserta: al via l’installazione di 22 nuove telecamere per la smart mobility. La nota della…
Un drammatico caso di violenze familiari ha portato alla luce un vasto sistema di usura…
La situazione sta degenerando giorno dopo giorno. Le aggressioni sono in forte aumento e le…