Viabilità, interventi in 400 strade per evitare morti sull’asfalto: lavori su un totale di 300 km

Numeri alla mano, la situazione sta degenerando e sono in continuo aumento le vittime della strada: i lavori per fermare gli incidenti

I numeri della vittime delle strade sono in continuo amento. In città e fuori la situazione sta degenerando. Al tal proposito a Napoli si lavora per portare migliorie a segnaletiche e asflato.

Viabilità Napoli
Viabilità, interventi in 400 strade – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

Come riporta La Repubblica, quello elaborato dagli uffici del Comune e messo sul tavolo della riunione dell’osservatorio sugli incidenti stradali presieduto dal prefetto Michele Di Bari è un piano di interventi da fare in 400 strade per fermare le morti sull’asfalto. I lavori interesseranno un totale di 300 chilometri di percorrenza.

Rifacimento delle strade e ripristino della segnaletica: il piano

Stando a quanto spiega la prefettura si studiano più mosse, dal “ripristino della segnaletica stradale e degli impianti di pubblica illuminazione” nelle arterie dove risultano carenti o danneggiati, alla “potatura delle piante che ostruiscono la visione” di automobilisti, motociclisti e pedoni, fino al 2rifacimento degli attraversamenti pedonali”. Le strade saranno individuate alla luce delle criticità segnalate dai tecnici e dai report delle forze dell’ordine.

Viabilità Napoli
Lavori per fermare le morti sull’asfalto – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Le statistiche elaborate dalla polizia municipale diretta da Ciro Esposito collocano corso Garibaldi, corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, via Foria, corso San Giovanni, via Montagna Spaccata e via Galileo Ferraris ai primi dieci posti per numero di incidenti stradali nel 2023 come nel 2022. Ed è da queste strade che verosimilmente partirà il piano di interventi predisposto dall’amministrazione.

All’incontro di ieri erano presenti i dirigenti dell’Area Viabilità e Trasporto Pubblico e dell’Infortunistica stradale del Comune, i rappresentanti della Polizia Stradale e dell’Arma dei carabinieri e della polizia municipale. Nelle precedenti riunioni dell’osservatorio si è anche discusso della possibilità di incrementare la videosorveglianza nelle aree non coperte dalle telecamere allo scopo di contribuire a ricostruire la dinamica e le responsabilità degli eventuali incidenti.

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