Anche chi non ha mai lavorato ha diritto alla pensione: come funziona quella senza contributi

Chi non ha mai lavorato ha diritto alla pensione? Per loro è possibile accedere ad una misura che non prevede contributi: ecco quale.

L’accesso della pensione in Italia richiede almeno un contributo settimanale. Chi non ha mai lavorato può accedere ad un trattamento alternativo da conoscere affinché si possa compensare l’assenza della misura previdenziale.

diritto pensione senza contributi
Come funziona la pensione senza contributi – (Napoli.Cityrumors.it)

La prestazione è riconosciuta solo se risultano contributi versati in una delle gestioni pensionistiche previste dal nostro ordinamento. La pensione arriva anche con un solo contributo settimanale, ma questa regola non vale per tutti. Si pensi ad un lavoratore che ha trascorso buona parte della sua vita all’estero e al momento di andare in pensione si trova con i contributi pieni versati all’estero e solo poche settimane lavorate in Italia.

Lo stesso dubbio sorge anche per chi, per una ragione o  per l’altra, non ha più avuto la possibilità di versare contributi. Facciamo chiarezza, quindi, sulla misura che permette di accedere ad uno specifico trattamento anche senza contributi.

Pensione senza contributi: come funziona

Le regole per ricevere la pensione in Italia sono abbastanza chiare, dato che tutto passa dal versamento dei contributi. Nel sistema di calcolo contributivo occorrono almeno 20 anni di contributi per uscire a 67 anni di età. In via eccezionale ne bastano 5, ma l’età di uscita arriva a 71 anni. Con meno di 5 anni di contributi non si ha diritto alla pensione, ma il lavoratore potrà lavorare o versare volontariamente i periodi mancanti per raggiungere la quota minima.

Assegno sociale assenza contributi
Per chi non ha versato i contributi è disponibile l’assegno sociale – (Napoli.Cityrumors.it)

Chiarito il quadro pensionistico, bisogna evidenziare di come non ci sia una pensione senza contributi. Tuttavia, una volta raggiunta l’età adeguata, lo Stato prevede un ammortizzatore sociale che tutela chi non ha i requisiti contributivi per l’ottenimento della pensione: l’assegno sociale.

L’assegno sociale è un sussidio economico, non pensionistico, erogato dall’Inps ai cittadini che non hanno alcun sostentamento per vivere. La misura viene riconosciuta a partire dai 67 anni di età e vale oggi la cifra di 534,40 euro al mese, compresa la tredicesima. Possono riceverla i cittadini italiani e stranieri residenti in Italia che vivono in condizione di disagio sociale.

Questa prestazione è temporanea, erogata in alternativa alla pensione e nel rispetto di specifici requisiti economici e limiti di reddito individuale e familiare. Il dettaglio importante da conoscere, soprattutto per gli stranieri, è la perdita del beneficio se ci si reca all’estero. La legge prevede la sospensione del pagamento se il soggiorno fuori dalla nazione supera i 29 giorni consecutivi. Sui limiti di reddito, le cifre da non superare sono: 6.947,33 euro annui per il singolo e 13.894,66 euro per il coniugato.

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