App per la salute: tutto diventa smart. Ma i medici mettono in guardia i pazienti dai possibili rischi. Ecco quali sono.
Fare visite mediche è assolutamente stressante: file lunghissime, ore di attesa e l’ansia di non sapere cosa ci dirà il medico. La salute è importante ma spesso, presi dal tram tram della vitano a quotidiana, tendiamo a trascurarla. Per fortuna, ancora una volta, la tecnologia sembra essere dalla nostra parte. Ci sono dispositivi elettronici di ultima generazione, che sono capaci di aiutarci a monitorare la nostra salute e anche di dirci se qualcosa non va.
Chi utilizza lo smartwatch, per esempio, lo sa: quel piccolo orologio che sembra un oggetto cosi comune può fare per noi tante cose: misura la pressione sanguigna, monitora i battiti e riesce addirittura ad effettuare un elettrocardiogramma, in certi casi. Se siamo in una situazione di pericolo, lo smartwatch può anche chiamare i soccorsi per noi, comunicando in tempo reale la posizione. Insomma, quelli che sembrano banali accessori tecnologici per appassionati, possono diventare dei veri e propri salvavita.
App per la salute: attenzione ai vostri dati
Smartwatch a parte, anche alcuni smartphone riesco a darci una mano nel monitoraggio delle nostre condizioni di salute. Se sei una donna, per esempio, siamo pronti a scommettere che non puoi fare a meno di controllare l’app che ti aiuta a monitorare il ciclo, per capire se dovrai portare con te un pacco di assorbenti.
Per chi invece ci tiene alla linea, ci sono app che aiutano a fare esercizio fisico e contare le calorie bruciate. Certo è rischioso fissarsi sulle calorie, ma presa dal punto di vista giusto un’app del genere potrebbe essere utile. Affidarsi alle app migliora decisamente le nostre vite, rendendo tutto molto più veloce ed accessibile a tutti. Poter tenere tutto sotto controllo, aiuta anche a sentirsi più sicuri.
Tutto l’utilizzo di app, però ha anche dei lati negativi che i medici ci tengono a rendere chiari ai propri pazienti. Prima di tutto c’è da chiarire un concetto importantissimo: se hai dei piccoli disturbi di salute, non fidarti subito di quello che dice Google. Solo un medico può capire che cos’hai. Altra cosa importante: i dati che appartengono alle situazioni di salute sono dati sensibili. Concedervi l’accesso è un’operazione di forte responsabilità, come affermato da medici esperti su Elle:
“Si deve diffidare di qualunque applicazione non chieda il nostro consenso informato per la condivisione di dati che sono, è bene ricordarlo, sensibili e che potrebbero venire venduti a terzi a fini commerciali”. Prima di concedere l’accesso ai dati, pensateci bene!