Buoni postali e BTP: la verità sull’esclusione dall’ISEE

Quali sono le certezze riguardo l’esclusione di Buoni postali e BTP dall’ISEE. Ecco che cosa bisogna assolutamente sapere.

L’ISEE, o Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è un indicatore sintetico che misura la situazione economica di un nucleo familiare. Viene utilizzato per accedere a una vasta gamma di prestazioni sociali agevolate. Tra queste ricordiamo il Bonus luce e gas, quello sociale per l’acqua Il contributo per l’affitto, le agevolazioni per l’accesso all’università e il l’assegno di maternità del Comune.

Come i Buoni Postali impattano sull'ISEE
Bisogna dichiarare i buoni postali nell’ISEE? – Napoli.cityrumors.it

Questo strumento si basa su due parametri principali: il reddito complessivo del nucleo familiare, comprensivo di redditi da lavoro, da pensione, da capitale e da altri fonti. Il valore del patrimonio mobiliare e immobiliare del nucleo familiare, comprensivo di conti correnti, azioni, obbligazioni, immobili e autoveicoli.

Cosa sapere su Buoni postali e Buoni del tesoro poliennali nell’ISEE

Proprio al riguardo dell’ISEE c’è una grande novità: i Buoni postali e i BTP presto saranno fuori dal calcolo patrimoniale dell’Indicatore economico. Lo ha confermato recentemente il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Nella Legge di Bilancio 2024 il governo aveva inserito questa proposta nel pacchetto di misure a favore della famiglia, ma si attendevano i decreti.

Buoni Postali e ISEE
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La notizia è che l’iter è in fase avanzata dopo il passaggio al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e nel Ministero del Lavoro. Per completare l’iter manca l’approvazione del Consiglio di Stato. Ad essere esclusi dal calcolo dell’ISEE saranno i titoli di Stato e gli strumenti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso garantito dello Stato, cioè i Buoni fruttiferi postali.

Il limite previsto dall’esclusione sarà di 50mila euro. Questa decisione consentirà alle famiglie di non inserire nel calcolo dell’ISEE i titoli di Stato e Buoni postali, avendo modo di accedere più facilmente a numerose prestazioni di welfare. Questo consentirà alle famiglie di ottenere maggiori agevolazioni e in contemporanea allo Stato di fare cassa.

La scelta di inserire anche i Buoni fruttiferi postali nell’esclusione dall’ISEE dipende dalla volontà del governo di evitare accuse di agevolazione selettiva, in contrasto con le regole dell’Unione europea sulla libera concorrenza nel mercato comune. Comunque prima dell’applicazione dell’esclusione di Buoni postali e BTP dall’ISEE è necessario attendere la modifica del suo regolamento di calcolo.

La precisazione è dell’INPS, con un messaggio del gennaio 2024, per chiarire dubbi di contribuenti e CAF (Centri assistenza fiscale). Quindi fino all’approvazione della modifica regolamentare il calcolo patrimoniale mobiliare nella DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) per l’ISEE resta immutato. Significa che attualmente per richiedere l’ISEE ordinario c’è ancora l’obbligo di inserire i prodotti finanziari posseduti al 31 dicembre 2022 dalle famiglie.

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