Dopo la morte del lavoratore, sono 5 le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Avellino
Nei giorni scorsi si è registrata l’ultima morte sul lavoro. Ad Avellino ha perso la vita un uomo, Domenico Fatigati, all’interno dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra: il 52enne operaio di Acerra è deceduto nella mattinata di giovedì.
Poche ore prima la tragedia, in tutta la Campania, da Napoli a Caserta, fino a Benevento e Avellino, le vittime del lavoro sono state al centro delle manifestazioni promosse da Cgil e Uil, con sit-in e assemblee nelle aziende e volantinaggi. Il fenomeno delle morti sul lavoro si sta allargando a macchia d’olio e i lavoratori chiedono maggiori sicurezze.
Questo è il primo incidente sul lavoro all’interno dello stabilimento di Pratola Serra, il 17esimo in Campania da inizio anno, seconda in questa triste classifica alla sola Lombardia.
Sulla morte registrata nello stabilimento di Avellino, il pubblico ministero Luigi Iglio che sta indagando; aveva già disposto il sequestro del macchinario dove l’uomo è deceduto, oltre all’area della fabbrica dove l’incidente è avvenuto, ora sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino.
I cinque sono indagati come “atto dovuto”: si tratta di persone appartenenti alla ditta presso cui l’operaio lavorava e di altre con compiti di responsabilità all’interno dello stabilimento. Lunedì mattina arriverà anche l’incarico per il medico legale di eseguire gli esami autoptici sul corpo dell’operaio, che dovranno stabilire le cause esatte del decesso.
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