Carcere di Avellino, sequestrati telefonini e spranghe tenuti in cella

Published by

Arianna Di Pasquale

9 mesi ago

Gli agenti della Polizia penitenziaria all’interno del carcere di Avellino hanno scoperto e sequestrato spranghe e cellulari

Riflettori accesi sul carcere di Avellino, dove in queste ore gli agenti della Polizia penitenziaria hanno trovato e sequestrato spranghe di ferro e telefoni cellulari. Il blitz, avvenuto in una cella della Casa circondariale “Antimo Graziano”, è stato spiegato nel dettaglio da Tiziana Guacci, segretario regionale della Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Carcere di Avellino – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

La ricostruzione della vicenda

Nella cella sono stati trovati uno smartphone, un microtelefono e numerose spranghe di ferro costruite in maniera artigianale: “Sembrerebbe che il detenuto in questione si barrichi ogni sera all’interno della cella usando oggetti e spalliere dei letti per ostacolare un eventuale ingresso del personale di Polizia – spiega la sindacalista –. È chiaro che tali episodi di mancato trasferimento si verificano anche a causa del timore di ricorrere all’ articolo 41, comma uno, dell’Ordinamento penitenziario che espressamente prevede il ricorso all’uso della forza per vincere la resistenza agli ordini impartiti, timore che trova la sua origine nel fatto che ci sono continue denunce da parte di alcuni detenuti a carico della Polizia Penitenziaria spesso strumentali, attraverso il ricorso all’art. 613 bis del Codice penale che prevede il reato di tortura”.

Spranghe e telefonini in cella – Napoli Cityrumors.it (Ansa)