Spesso vi esortiamo sull’importanza della prevenzione: ecco, allora, quando iniziare i controlli medici di routine.
In un mondo sempre più orientato verso la prevenzione delle malattie e il mantenimento della salute, la domanda su quando iniziare a fare check-up medici diventa sempre più rilevante. Se da una parte l’idea di controlli regolari può essere rassicurante, dall’altra potrebbe generare confusione su quale sia l’età più adatta per iniziare. Vediamo quindi cosa raccomandano gli esperti in materia.
Nella scienza non è facile dare una risposta universale. Vale anche sull’importante tema del quando iniziare a fare check-up medici. Ma è importante adottare un approccio proattivo alla propria salute, iniziando dai controlli pediatrici e continuando con controlli regolari durante l’età adulta e oltre. Consultare il proprio medico per sviluppare un piano personalizzato in base alle proprie esigenze e ai fattori di rischio è il primo passo verso una vita sana e consapevole.
Quando iniziare a fare check up medici?
Fin dalla nascita, i bambini dovrebbero essere sottoposti a visite pediatriche regolari per monitorare lo sviluppo fisico e mentale e per le vaccinazioni di routine. Durante l’infanzia e l’adolescenza, è fondamentale mantenere un calendario di controlli per individuare precocemente eventuali problemi di salute o di sviluppo. Entrando nell’età adulta, le linee guida iniziano a differenziarsi.
Molti esperti raccomandano di iniziare a fare esami di base come la pressione sanguigna, il colesterolo e lo screening del diabete intorno ai 18-21 anni, anche se questo può variare a seconda dei fattori di rischio individuali e delle linee guida specifiche del paese.
Per molti, la mezza età segna l’inizio di una maggiore consapevolezza della propria salute. A questo punto, possono essere raccomandati esami aggiuntivi come la colonscopia per lo screening del cancro al colon, la mammografia per le donne per lo screening del cancro al seno, e lo screening per altre condizioni come l’osteoporosi o il cancro alla prostata, a seconda del sesso, dei fattori di rischio individuali e delle raccomandazioni mediche.
In generale, a voler dare un numero (ma, ovviamente, consultate sempre il vostro medico) un’età adatta per iniziare a effettuare controlli più ravvicinati e specifici può essere quella dei 40 anni. Oltre all’età cronologica, è importante considerare anche i fattori di rischio individuali, come la storia familiare di malattie, lo stile di vita e le condizioni mediche preesistenti. Ad esempio, chi ha una forte storia familiare di malattie cardiache potrebbe dover iniziare a fare controlli cardiaci prima rispetto alla media.