Maxi operazione della Guardia di Finanza: soggetti accusati di associazione per delinquere, riciclaggio e intercettazioni abusive
Scoperta centrale di riciclaggio internazionale dalla Guardia di Finanza tra Portici ed Ercolano. Secondo la Procura di Napoli, dietro lo schermo di servizi di consulenza e promozione finanziaria si nascondeva una centrale di riciclaggio internazionale di denaro con “basi operative” in Campania.
Alla clientela, composta da imprenditori, professionisti, medici, avvocati, ma anche personaggi contigui agli ambienti criminali, veniva garantito, spiega La Repubblica, un “pacchetto” di servizi che consentiva di nascondere all’estero soldi provenienti da reati tributari, truffe, bancarotte e altri reati.
Le misure adotatte dalla Procura di Napoli
Per ordine della giudice Maria Laura Ciollaro, quattro persone sono finite in carcere: Michele Scognamiglio, 50 anni, residente in Lettonia e di fatto domiciliato a Ercolano, ritenuto il promotore dell’organizzazione con il 36enne leccese Marco Spinola, anche lui residente in Lettonia; Gianluca Giordano, di 30 anni, considerato il responsabile informatico; e Rita Gargiulo, di 48 anni, compagna di Scognamiglio.
Arresti domiciliari per Concetta Maisto, di 46 anni, e Alessandro Orefice, di 31. Due indagati sono stati raggiunti da un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: la 31enne Carmen Barbato e Felice Salomone, di 50 anni. Le ordinanze sono state emesse con l’ipotesi di associazione per delinquere. Per tutti l’accusa è associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio. Dopo gli interrogatori, la difesa potrà proporre ricorso al Riesame. È stato disposto inoltre il sequestro di beni per complessivi 25 milioni di euro. Dopo gli interrogatori, la difesa potrà proporre ricorso al Riesame.