Classifica preoccupante e prestazioni deludenti, a Salerno tutti sono sul banco degli imputati: le ultime sul futuro del tecnico
Il brutto ko casalingo rimediato sabato col Monza ha gettato nello sconforto la Salernitana. La classifica non era rassicurante neanche prima, ma ora la permanenza in A è decisamente compromessa. Club e tifosi si aspettavano di vedere in campo qualcosa in più contro la squadra di Palladino, invece all’Arechi i padroni di casa non hanno saputo reagire agli avversari.
Sono tre i tecnici che si sono susseguiti sulla panchina granata da inizio stagione: prima c’era Paulo Sousa, poi Filippo Inzaghi e ora Fabio Liverani. Quest’ultimo ha fatto il suo esordio nella gara persa a San Siro, con l’Inter prima in classifica, e poi ha collezionato un’altra sconfitta nell’ultimo turno di campionato. L’amministratore delegato della Salernitana, Maurizio Milan, dopo il ko col Monza è stato chiaro: sul banco degli imputati ci sono tutti.
Salernitana, massima fiducia a Liverani
Se nelle scorse ore sembrava in bilico anche Fabio Liverani, a smentire le voci è stato il direttore generale della Salernitana. Walter Sabatini, intervenuto a Radio tv Serie A con RDS ha toccato diversi temi, tra cui quello che tiene banco tra i tifosi, ossia la permanenza del tecnico sulla panchina granata.
“La sua non è una panchina in bilico – ha esordito il dg -, è una panchina ben salda. Liverani lo abbiamo preso per alcune caratteristiche che sta già dimostrando di avere e si vedono in allenamento come sul campo”.
Sabatini è tornato poi sulla delusione post-Monza: “L’ultima gara in casa è stata dolorosamente persa, ma sul terreno di gioco si è visto che c’è un allenatore che ha portato messaggi positivi ai giocatori. Siamo assolutamente soddisfatti. Ovvio che ha bisogno di fortuna perché nel calcio serve vincere le partite, ma succederà. Io lo so”.
“La Salernitana ha scontato, da un punto di vista psicologico, questa visione della partita ‘da ultima spiaggia’, ma nel calcio non è mai così: sono partite importantissime ma anche un’opportunità di restituirci ad un calcio plausibile, voluto da tutti, un calcio da salvezza. Le percentuali sono stazionarie. Era il 5% e per me il 5% è rimasto nonostante abbiamo perso, nel mentre, due partite. So perfettamente che non è un pensiero allineato a quello della gente in generale che è molto delusa e hanno tutta la mia comprensione, devono però crederci sempre”, ha concluso il direttore generale.