La pensione di invalidità civile può diventare assegno sociale e quindi è fruibile facilmente da tutti coloro che ne hanno diritto.
I titoli del trattamento economico possono avere la trasformazione della pensione di invalidità in assegno sociale al raggiungimento di certi requisiti, come specificato dalla circolare INPS del 2024 che mette in luce anche l’adeguamento che c’è sia in termini economici che relativamente all’età.
Questo passaggio avviene perché di fatto ogni anno viene effettuato il ricalcolo considerando i redditi e quindi le stime economiche ma anche la speranza di vita, se questa si allunga infatti si cambia anche l’età pensionabile. Il meccanismo è piuttosto complesso e quindi non tutti sanno bene come funziona, cosa comporta e in che modo può riguardare la propria posizione economica e la fruizione di questo beneficio al raggiungimento dell’età giusta.
Come cambia la pensione di invalidità in assegno sociale
La normativa attualmente vigente predispone: pensione di invalidità, assegno mensile e pensione per sordi che non è reversibile. Coloro che hanno questi benefici attivi passano, al raggiungimento dei 67 anni, all’assegno sociale. I requisiti che bisogna avere sono: limiti di reddito previsti, cittadinanza italiana, europea o extra Eu con permesso di soggiorno, residenza stabile da 10 anni in Italia.
Dal 2023 al 2024 non c’è stata una modifica per l’età che è rimasta la stessa, anche se la legge dice che l’assegno deve adeguarsi ogni anno. L’assegno spettante viene attivato un mese dopo il compimento dell’età e si pone come misura assistenziale.
L’assegno sociale non è la pensione vera e propria ma un sussidio economico che viene dato a coloro che sono entro certe soglie. L’assegno di invalidità civile, erogato a coloro che hanno il riconoscimento di un’invalidità specifica, viene dato prima ma quando il soggetto raggiunge l’età giusta per andare in pensione, in maniera del tutto automatica, questo viene integrato con la pensione stessa e quindi si trasforma.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 19 della Legge 118/71 avviene tutto senza farne richiesta, lo stesso per i sordomuti di pensione non reversibile. Le misure quindi si unificano anche per una questione di semplicità. Diversa è la condizione degli invalidi civili con accompagnamento che invece si trovano con parametri differenti perché vige appunto la situazione di gravità.
Il nuovo importo sostitutivo viene erogato nell’importo base, quindi può risultare di importo diverso rispetto a quanto precedentemente fruito dal cittadino. Può essere, unitamente all’assegno mensile, disposto un aumento, in relazione alla maggiorazione per chi rientra in determinate fasce di reddito.