Il presidente della Salernitana chiarisce la sua posizione dopo che è emerso anche il suo nome nell’inchiesta sul dossieraggio di Perugia
Anche il nome del presidente della Salernitana Danilo Iervolino è emerso nell’inchiesta sul dossieraggio di Perugia che coinvolge pure il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Il patron granata, in una lunga intervista rilasciata a Il Mattina, ha però fornito la sua versione dei fatti.
“Mi fa sorridere pensare che si siano ipotizzati cointeressenze da parte mia con il presidente della FIGC Gravina prima che acquistassi la Salernitana – ha esordito il numero uno del club granata -. Non lo conoscevo se non di nome, non avevo alcun rapporto con lui”.
Iervolino: “Dietro l’attività di spionaggio e dossier quanta disinvoltura, sono preoccupato”
“Sono allibito, sbigottito e come tutti gli italiani molto preoccupato perché, se con una certa disinvoltura e facilità un maresciallo della guardia di finanza può entrare a piacimento in un sistema come fosse una sua proprietà privata, spiare, trasferire notizie, infangare e addirittura pensare di poter creare dei dossier da inviare persino ad inquirenti e pm come notitia criminis, e soprattutto se questo poi dovesse risultare vero, è molto grave, mina le basi democratiche della Repubblica e deve far riflettere anche la politica affinché adotti strumenti di controllo più rigorosi ed imperforabili”, ha sottolineato Iervolino.
“Nel 2022 sono uscite le prime informazioni su alcuni giornali e da parte di alcuni giornalisti indagati relativamente a segnalazioni sospette che mi avrebbero riguardato e presentai subito un esposto alla Procura di Napoli, che ho inviato ora alla Procura di Perugia con un esposto cui sono allegate. Appresi tutte queste singolari segnalazioni dai giornali denunciati, come in questi giorni – ha aggiunto -. In questa vicenda preferisco sempre utilizzare il condizionale perché i retroscena e le condizioni per cui sono accadute queste cose non le sappiamo. Poi ho acquistato la Salernitana e mi sono reso conto che, appena hai successo, notorietà e popolarità, si accende una anomala attenzione talora morbosa”.
“Si è parlato tanto e voglio essere chiaro e definitivo sulla mia posizione in questa vicenda: non sono stato oggetto di alcun avviso di garanzia da nessuna Procura, né da Salerno né da Roma, in relazione all’acquisizione della Salernitana, tutto è stato fatto secondo una regolare procedura ad evidenza pubblica cui ho semplicemente partecipato decidendolo peraltro all’ultimo momento”, ha concluso il presidente della Salernitana.