Il direttore generale della Salernitana, dopo il ko di Cagliari, ha postato sui social un messaggio indirizzato ai tifosi granata
“C’è tanto dispiacere. Non possiamo concedere quanto abbiamo concesso. Avevamo lavorato tutta la settimana. Abbiamo concesso troppi goal in maniera semplice. Questa stagione va conclusa con dignità”, così in conferenza stampa Fabio Liverani ha fatto il punto dopo il pesante ko della Salernitana in casa del Cagliari. A lui si è unito anche il direttore generale Walter Sabatini, che ha mandato un messaggio ai tifosi granata.
La Salernitana è uscita sconfitta dall’Unipol Domus per 4-2. In un primo momento i padroni di casa si sono portati sul 3-0 con Lapadula, Gaetano e Shomurodov, poi i granata hanno accorciato le distanze con Kastanos e Maggiore; al 76′ poi Shomurodov ha siglato la sua doppietta personale che ha sancito il risultato finale.
Dopo la sconfitta in terra sarda, a parlare ai tifosi, seppur a distanza, ci ha pensato il direttore generale della Salernitana Walter Sabatini. Il dg, tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram ha lasciato un messaggio in cui ha fatto mea culpa.
“Dopo una partita come questa non posso che prendere atto che non ho inciso come pensavo circa l’andamento delle cose e il percorso che avevo immaginato”, ha esordito Sabatini.
“Chiedo scusa – prosegue nel post il dg – al club e al presidente che mi ha sempre assecondato ma soprattutto chiedo scusa ai tifosi tutti, chiedendo loro di non scaricare la squadra e aspettare la fine del campionato, poi vedremo di agire per il meglio”.
Tanti i messaggi di risposta dei tifosi, che per lo più si sono schierati al fianco del direttore generale: “Walter, tu non devi chiedere scusa a nessuno”, ha scritto un tifoso. A lui ha fatto eco un altro sostenitore granata: “Tu, direttore, sei il calcio. Sei quello che il calcio rappresenta, anzi, dovrebbe rappresentare. Sei un vanto per chiunque… a parte gli stolti. Ti abbraccio, grande direttore. E forza Salernitana”. E poi ancora: “Sempre dalla tua parte, direttore. Ora la delusione è tanta, chiaro! Ma con lei al timone siamo solidi. La retrocessione ci può stare, per carità, ma l’importante è ricompattare il gruppo e pianificare la rinascita. E lei in questo è il numero 1, quindi niente panico e aventi tutti”. E anche: “Direttore, lei la squadra l’ha fatta. Sfido chiunque a dire che questi sono giocatori da retrocessione. Il problema è il loro. Sono loro che non onorano la maglia. Sono loro che se ne fregano dei tifosi. lei non ha colpe! Ripartiremo dalla B, più forti, e proveremo a tornare in A, per essere protagonisti e restarci. Insieme”.
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