Il poliziotto eroe è stato ricordato ieri nella chiesa di Teverola: Barbato anni fa fu ferito durante un’indagine sul racket
Si sono svolti ieri i funerali di Nicola Barbato, il vice sovrintendente capo della polizia di stato che el 2015, durante un servizio ‘anti-racket’ presso un negozio di giocattoli di Fuorigrotta a Napoli, rimase coinvolto in un conflitto a fuoco, nel corso del quale, in seguito ai colpi esplosi dalla pistola di un malvivente, rimase gravemente ferito e costretto a vivere su una sedia a rotelle.
Nel 2016 è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile e nel 2022 dell’onorificenza di cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana: Barbato si è spento nelle scorse ore a Teverola, in provincia di Caserta, er le conseguenze di una malattia respiratoria.
Pisani: “Onoreremo per sempre il suo sacrificio”
“Con Nicola abbiamo avuto la gioia, l’onore e il piacere di lavorare insieme e di lui vogliano ricordare due immagini. La prima è il suo sorriso nell’accettare la sofferenza che il nostro lavoro gli aveva procurato. La seconda immagine è quella dei suoi figli in divisa, la divisa della polizia di Stato”, così il capo della polizia, Vittorio Pisani, ha ricordato Nicola Barbato durante il funerale.
“Noi della polizia di Stato, abbiamo il dovere di far camminare sulle nostre gambe il suo esempio – ha aggiunto – perché se ognuno di noi riuscirà nel quotidiano servizio a far camminare sulle proprie gambe la gioia e la dedizione di Nicola, e il suo lavoro, solo così avremo veramente onorato, non solo oggi, ma per sempre il suo sacrificio”.
“Nicola – ha poi affermato il parroco don Evaristo Rutino durante l’omelia – è stato un grande servitore dello Stato, un grande uomo, un grande poliziotto e un buon padre di famiglia. Il sacrificio e l’impegno di Nicola è seme di riscatto, di speranza e di futuro per questo nostro territorio”.