Congedo matrimoniale di 15 giorni: si può prendere in tempi diversi? La verità

I 15 giorni di congedo matrimoniale per assentarsi dal lavoro possono essere presi anche in tempi diversi? Quello che c’è da sapere.

Chi si sposa, anche tramite un’unione civile, può godere del cosiddetto congedo matrimoniale. Si tratta di un periodo (generalmente di 15 giorni) di assenza dal lavoro. Durante il congedo matrimoniale ci si può assentare dal lavoro mantenendo la propria retribuzione.

Congedo matrimoniale può essere preso in tempi diversi?
Congedo matrimoniale: si può prendere in tempi diversi? – napoli.cityrumors.it

Di norma a regolare e disciplinare il congedo matrimoniale quanto a durata e condizioni è la contrattazione collettiva. Malgrado tutto, la possibilità di assentarsi dal lavoro quando si celebra un matrimonio – a condizione che abbia validità civile naturalmente – rimane un diritto fondamentale dei lavoratori.

Ma come funziona col congedo matrimoniale? I 15 giorni di assenza dal lavoro possono essere presi anche in tempi diversi? Ecco quello che c’è da sapere a questo riguardo sulla possibilità di assentarsi dal lavoro per congedo matrimoniale in prossimità delle nozze:

Congedo matrimoniale: i 15 giorni di assenza dal lavoro si possono prendere in tempi diversi?

Come anticipato il conteggio dei giorni di congedo matrimoniale può variare in base alle diverse disposizioni dell’azienda. Si può cominciare a usufruirne fino a 3 giorni prima della data delle nozze, ma non è possibile dividerlo in parti separate.

Regole del congedo matrimoniale
I 15 giorni di congedo matrimoniale devono essere presi consecutivamente – napoli.cityrumors.it

In altre parole, i 15 giorni di congedo matrimoniale vanno presi in modo consecutivo, includendo al loro interno tanto i giorni festivi quanto quelli non lavorativi. Di solito il congedo matrimoniale coincide con la “luna di miele” degli sposi, ma non è sempre detto. Come non è sempre detto che il congedo matrimoniale coincida esattamente col momento delle nozze.

Infatti, come detto in precedenza, il congedo matrimoniale può essere preso fino a 3 giorni prima del giorno del fatidico “sì”, quando fervono i preparativi. Ma si può prendere anche in un secondo momento, solitamente nei 30 giorni successivi al matrimonio, come indicato dall’INPS. In questo caso si parla di congedo matrimoniale posticipato. Può essere preso successivamente, in un momento diverso.

Se si desidera optare per questa soluzione, a condizione di avere un valido motivo per voler posticipare il congedo per le nozze, la cosa può essere discussa con la propria azienda. Altra cosa da ricordare: va chiesto almeno 6 giorni prima della cerimonia delle nozze e in alcuni casi – se le politiche aziendali lo prevedono – parte del congedo matrimoniale può essere convertita in permessi non retribuiti o in ferie. Un modo per allungare la durata del periodo di assenza dal lavoro. 

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