Ennesima morte sul lavoro, i sindacati hanno proclamato sciopero e presidi

I sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di quattro ore nelle aziende metalmeccaniche della Campania

Nelle scorse ore si verificata l’ennesima tragedia sul lavoro. A perdere la vita stavolta è stato un giovane ragazzo di 26 anni, Giuseppe Borrelli, deceduto a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta, nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile, in cui era stato assunto ad inizio febbraio.

Sirene
Proteste contro l’ennesima morte sul lavoro – Napoli Cityrumors.it (PixaBay)

 

L’incidente è avvenuto quando il ragazzo era da solo ed era alle prese con un macchinario, in cui poi è stato ritrovato senza vita da un collega. Un’altra morte, è la 23esima in Campania da inizio anno. Non è ben chiara la dinamica dell’incidente, su cui, riporta La Repubblica, indaga la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. 

Sciopero di quattro ore e presidi ai cancelli

“Laminazione Sottile si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli – fa sapere l’azienda in una nota – è vicina alla sua famiglia e continuerà ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità. In questa tragica giornata vogliamo ribadire che la sicurezza è un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona: la propria vita. Laminazione Sottile rinnova il suo impegno affinché simili incidenti non si ripetano mai più”.

Ambulanza
Operaio 26enne è deceduto mentre lavorava – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Intanto, ieri, i sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 4 ore nelle aziende metalmeccaniche della Campania, previsto un presidio davanti ai cancelli dell’azienda. Per Nicola Ricci, presidente Cgil Napoli e Campania, “non si può morire di precariato, è inammissibile”.

“Le dinamiche e le responsabilità dell’incidente sono ancora tutte da chiarire attraverso le indagini – scrivono Fiom, Fim e Uilm – delle certezze, però, ci sono e vanno ribadite e gridate a voce alta: Giuseppe è l’ennesima giovane vittima di lavoro e sul lavoro. Un lavoro sempre più esclusivamente precario. Dall’inizio dell’anno, in Campania, siamo già a 23 morti. Ogni tre giorni, una lavoratrice o un lavoratore perde la vita recandosi sul proprio posto di lavoro. Non si parla più di fatalità o di distrazione. Siamo di fronte ad una vera e propria strage”.

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