I sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di quattro ore nelle aziende metalmeccaniche della Campania
Nelle scorse ore si verificata lâennesima tragedia sul lavoro. A perdere la vita stavolta è stato un giovane ragazzo di 26 anni, Giuseppe Borrelli, deceduto a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta, nello stabilimento dellâazienda Laminazione Sottile, in cui era stato assunto ad inizio febbraio.
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Lâincidente è avvenuto quando il ragazzo era da solo ed era alle prese con un macchinario, in cui poi è stato ritrovato senza vita da un collega. Unâaltra morte, eĚ la 23esima in Campania da inizio anno. Non eĚ ben chiara la dinamica dellâincidente, su cui, riporta La Repubblica, indaga la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. SaraĚ lâautopsia a chiarire le cause del decesso.Â
âLaminazione Sottile si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli â fa sapere lâazienda in una nota â eĚ vicina alla sua famiglia e continueraĚ ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci saraĚ un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identitaĚ. In questa tragica giornata vogliamo ribadire che la sicurezza eĚ un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona: la propria vita. Laminazione Sottile rinnova il suo impegno affincheĚ simili incidenti non si ripetano mai piuĚâ.
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Intanto, ieri, i sindacati Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 4 ore nelle aziende metalmeccaniche della Campania, previsto un presidio davanti ai cancelli dellâazienda. Per Nicola Ricci, presidente Cgil Napoli e Campania, ânon si puoĚ morire di precariato, eĚ inammissibileâ.
âLe dinamiche e le responsabilitaĚ dellâincidente sono ancora tutte da chiarire attraverso le indagini â scrivono Fiom, Fim e Uilm â delle certezze, peroĚ, ci sono e vanno ribadite e gridate a voce alta: Giuseppe eĚ lâennesima giovane vittima di lavoro e sul lavoro. Un lavoro sempre piuĚ esclusivamente precario. Dallâinizio dellâanno, in Campania, siamo giaĚ a 23 morti. Ogni tre giorni, una lavoratrice o un lavoratore perde la vita recandosi sul proprio posto di lavoro. Non si parla piuĚ di fatalitaĚ o di distrazione. Siamo di fronte ad una vera e propria strageâ.
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