In pochi sanno che la pastiera, tipico dolce di Pasqua, per rispettare la tradizione, deve avere un certo numero di strisce.
Insieme alle uova di cioccolato e alle colombe pasquali, un altro dolce tipico di questa festività è sicuramente la pastiera napoletana. Questa dolce torta di pasta frolla con ricotta ed altri ottimi ingredienti, è un vero tripudio di sapori ed è spesso immancabile sulle tavole degli italiani durante la Pasqua.
Che sia comprata in pasticceria oppure preparata in casa, però, c’è una caratteristica particolare che deve avere per rispettare la tradizione: deve infatti avere un certo numero di strisce.
Qual è il numero di strisce che deve avere la pastiera napoletana?
La pastiera napoletana è il dolce immancabile per la Pasqua: una dolce pasta frolla con crema alla ricotta, zucchero, grano e scorze d’arancia, perfetta per chiudere il pasto di Pasqua insieme a altri prodotti tradizionali.
Un dolce che, secondo le testimonianze, risale addirittura al XVI secolo e che è legato a diverse leggende popolari. Pare infatti che anche il numero di strisce sulla sua superficie abbia un significato molto popolare. Per questo motivo non dovrebbero essere 6 le strisce ma 7.
Il numero 7, infatti, rimanda alla tradizione cristiana (ad esempio i peccati capitali sono sette così come i doni dello Spirito Santo), ma anche a diverse leggende, come quella del culto della Sirena Parthenope, fondatrice della città di Napoli. Si dice che lei portò 7 doni: farina, grano, ricotta, uova, fiori d’arancio, canditi, spezie e zucchero, che altro non sono che gli ingredienti con cui si prepara la pastiera.
Ecco perché le strisce sulla superficie del dolce devono essere rigorosamente 7. Un’altra leggenda racconta che le mogli dei pescatori, per augurarsi il ritorno dei propri mariti, avessero donato al mare 7 cesti con gli ingredienti con cui si prepara la pastiera. Infine, secondo un’altra storia, le sette strisce della pastiera altro non sono che la rappresentazione della mappa della città antica con i tre Decumani e i Quattro Cardini.
Insomma, oltre che essere un buonissimo dolce, la pastiera ha anche una storia molto affascinante. Nella sua preparazione bisogna far attenzione che queste 7 strisce non cadano all’interno della farcitura. Per farlo, è opportuno pesare bene gli ingredienti in modo che il ripieno non risulti troppo liquido.