Voragine al Vomero, arrivate le nuove condotte fognarie: lo stato di avanzamento dei lavori

Procedono i lavori in via Morghen dopo la voragine: l’assessore alle infrastrutture Cosenza ha fatto il punto della situazione

Lo scorso 21 febbraio al Vomero si è aperta una voragine che ha portato, inevitabilmente, non pochi disagi. Problematiche sia per i residenti della zona che per la viabilità. In quell’occasione furono inghiottite due auto, una parcheggiata ed una in transito, e i danni agli edifici intorno alla voragine non sono mancati. Lo scorso fine settimana poi, a causa delle intense piogge, anche un fiume di fango ha iniziato a scorrere lungo via Morghen.

Voragine
Voragine in via Morghen – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Ad oggi però ci sono nuovi aggiornamenti sullo stato di avanzamento degli interventi nella zona interessata, che proseguono dopo il vasto dissesto che ha interessato la strada collinare.

Cosenza: “Verso una Pasqua con la strada completamente riaperta”

A fare il punto della situazione ci ha pensato, tramite i social, l’assessore comunale alle infrastrutture Edoardo Cosenza: “Dissesto di via Morghen. Posa del nuovo tratto di acquedotto: completamente ripristinato. Voragine chiusa. Arrivate le modernissime nuove condotte fognarie, che da lunedì si montano. Verso una Pasqua con la strada completamente riaperta”.

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Nuove condotte fognarie in via Morghen – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Nelle scorso ore anche il sindaco di Napoli Ga etano Manfredi aveva chiarito la situazione: “Stiamo lavorando insieme ad Abc su un progetto definitivo di sostituzione del collettore fognario, dobbiamo garantire una sicurezza assoluta e anche una sistemazione che sia definitiva. Per troppi anni si sono fatti interventi tampone che non riescono a risolvere in maniera radicale le difficoltà legate anche alla vetustità dei luoghi. Abbiamo dei conduttori fognari che sono della fine dell’800, progressivamente si deve fare un grande lavoro di sostituzione e di riqualificazione. Cominceremo nelle prossime settimane a fare una ricognizione molto attento della situazione dei vari collettori, non solo al Vomero. Anche delle immissioni private che spesso sono abusive determinano fattori di rischio grave”.

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