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Cronaca

Morte sul lavoro del giovane Borrelli: sale il numero degli indagati

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Arianna Di Pasquale

E’ venuto a mancare nei giorni scorsi Stefano Borrelli, operaio 26enne rimasto schiacciato da un macchinato che la procura ha sequestrato

E’ stata aperta un’inchiesta sulla morte di Giuseppe Borrelli, l’operaio di appena 26 anni morto nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile di San Marco Evangelista, nel Casertano, schiacciato da un macchinario.

Aumentano gli indagati per la morte del giovane operaio Stefano Borrelli – Napoli Cityrumors.it (PixaBay)

 

Stando ai primi racconti, l’incidente sembrerebbe avvenuto mentre il ragazzo era da solo ed alle prese con il macchinario in questione; è stato poi ritrovato senza vita da un collega. Il ragazzo presentava profondi tagli alla parte superiore del corpo e per liberare il corpo dal macchinario è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati da Marcianise

Borrelli, nei prossimi giorni l’autopsia

Il gip del Tribunale di Caserta ha convalidato il sequestro del macchinario – disposto dalla Procura della Repubblica competente – che ha provocato la morte del giovane operaio dal momento che, stando alle prime risultanze degli inquirenti, il macchinario che ha schiacciato l’operaio non avrebbe rispettato i requisiti di sicurezza richiesti.

Sette le persone finite nel registro degli indagati – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

La Procura di Caserta ha iscritto nel registro degli indagati 7 persone. Si tratta di un atto dovuto, per consentire agli indagati di nominare i periti di parte per quanto riguarda l’autopsia sul corpo di Giuseppe Borrelli; i magistrati hanno conferito l’incarico per l’esame sul cadavere del ragazzo, che verrà eseguito nei prossimi giorni e che fornirà indicazioni più chiare sulla sua morte e su eventuali responsabilità.

A commentare l’ennesima tragedia sul lavoro, ci ha pensato il coordinatore provinciale Uil Caserta, Pietro Pettrone: “Per fermare questa strage è necessario considerare omicidi le morti sul lavoro e istituire una procura speciale per il tema della sicurezza. Servono Ispettori e serve vietare appalti e subappalti che annullano la responsabilità. Altro aspetto fondamentale per tutelare le lavoratrici e i lavoratori è quello della formazione”.

Arianna Di Pasquale

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