Ora per i cittadini residenti in Italia ci sarà più tipo per mettersi in regola con il Fisco. Fino a 10 anni in 120 rate, la svolta.
Siamo di fronte ad una delle più grandi novità degli ultimi anni dal punto di vista Fiscale. Con l’entrata in vigore e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ora le nuove regole pensate dal Governo per venire incontro ai cittadini per i pagamenti di tasse e tributi si preparano a diventare realtà. Ce ne sono di diverse, che potrebbero interessare anche voi.
A balzare subito all’occhio dei più attenti è stata la rivoluzione per ciò che riguarda la cartella esattoriale. Con una opzione in più che permette di rateizzare fino a 120 rate, da pagare in 10 anni, il debito accumulato. Utile per chi si trova in una situazione di difficoltà economica. Ma non solo, perché ci sono anche alcune altre modifiche sostanziali che potrebbero presto giocare a vostro favore.
Mettersi in regola con il Fisco: le novità per le cartelle esattoriali
Grazie a queste importanti novità dal punto di vista fiscale, saldare il proprio debito col Fisco sarà più semplice che mai. L’idea è di venire incontro alle famiglie più in difficoltà, con una nuova riforma che permetterà di dilazionare il versamento dei tributi in più rate che possono essere prolungate fino ad una durata massima di 10 anni.
Secondo i dati emersi, ad oggi l’importo delle cartelle esattoriali sospese è di oltre 1.200 miliardi di euro. Una cifra enorme, di cui solamente 100 miliardi sarebbero considerati incessabili dall’Agenzia delle Entrate. Ecco perché la riforma vuole snellire la procedura, in maniera intelligente. A partire dalla possibilità di godere di tempi di riscossione più veloci, con una semplificazione delle procedure di pignoramento in atto.
Sarebbe inoltre più conveniente, secondo quanto spiegato dal direttore dell’AdE Ernesto Maria Ruffini, superare la distinzione tra chi riscuote le tasse e chi iscrive a ruolo i debiti col Fisco. Ultima ma non ultima modifica, come già anticipato, la possibilità di rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali con ben 120 rate della durata di 10 anni.
Con anche l’introduzione dell’IVA nella riforma del Fisco, senza più sanzioni monstre per i contribuenti. Ci sono casi in cui i soggetti sanzionati arrivano a dover pagare fino al 240% di IVA. Una cifra enorme, che ora si punta a far scendere ad un limite massimo del 60%. Così da renderla meno sproporzionata, anche rispetto agli altri paesi UE dove le pene pecuniarie sono molto più basse.