Cartella Agenzia Entrate, nuova legge: se non arriva entro questo termine sei salvo

Entro quanto tempo deve arrivare una cartella dell’Agenzia delle Entrate? La nuova legge stabilisce un termine specifico.

Il tema delle cartelle esattoriali torna al centro della discussione pubblica a seguito di una nuova legge introdotta. Quest’ultima cambia le tempistiche relative alla notifica delle cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Nuova legge sulla cartella dell’Agenzia dell’Entrate – (Napoli.Cityrumors.it)

L’Agenzia delle Entrate dovrà modificare le tempistiche inerenti alla notifica delle cartelle esattoriali. Il decreto legislativo sul riordino del sistema di riscossione, presentato al Consiglio dei ministri, mette in atto una novità sui debiti fiscali e la gestione delle cartelle.

Quanto approvato durante il Consiglio dei ministri consente un prolungamento dei termini di pagamento per i cittadini che vivono in una condizione di fortissima difficoltà finanziaria. Vediamo dunque cosa cambia con questa legge e quale sono le nuove tempistiche introdotte.

Cartelle Agenzia delle Entrate, cambiano le tempistiche: i dettagli della nuova legge

L’ultima novità approvata al Consiglio dei ministri consente di poter gestire un po’ più facilmente una cartella esattoriale notificata dall’Agenzia delle Entrate. Infatti, si segnala che le cartelle non recuperate saranno eliminate automaticamente dopo un periodo di cinque anni.

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I nuovi tempi di invio dal 2025 delle cartelle esattoriali – (Napoli.Cityrumors.it)

Le tempistiche relative alla notifica delle cartelle esattoriali sono cambiate. Dal 1° gennaio 2025, l’ente nazionale sarà chiamato a garantire la tempestiva notificazione della cartella di pagamento entro il nono mese successivo o entro il termine stabilito dall’ordinamento italiano relativo agli effetti di eventi eccezionali.

Fino alla prescrizione del diritto di credito, che parte dall’ultimo atto notificato prima del discarico automatico, la riscossione coattiva delle cifre discaricare può avvenire in diverse modalità:

  • Direttamente dall’ente creditore, tramite l’affidamento a soggetti privati selezionati con una gara pubblica;
  • Riaffidamento all’Agenzia delle Entrate per due anni, previa adesione a specifiche condizioni di servizio. Il riaffidamento consente all’ente di recuperare il credito in caso di nuovi e significativi elementi patrimoniali o reddituali del debitore.

Nel momento in cui al termine dei due anni persistano procedure concorsuali o esecutive, o siano in corso pagamenti nati da accordi conclusivi in base al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, o da rateizzazione o adesioni ad istituti agevolativi previsti dalla legge, il Fisco può proseguire con gli adempimenti fino all’incasso delle cifre pagate dal debitore.

In caso di discarico anticipato delle cartelle e fino al quinto anno successivo all’affidamento, il creditore potrà riportare le somme discaricate all’Agenzia, andando a comunicare i beni del debitore da aggredire.

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