Massima attenzione per chi fruisce del nuovi Assegno di inclusione: per ricevere la ricarica a marzo è indispensabile fare una cosa.
L’Inps ha comunicato che, per ricevere la ricarica dell’Assegno di inclusione a marzo, è indispensabile fare una certa procedura. Chi non la farà perderà il sussidio di Stato. Vediamo tutto nei dettagli.
Ottenere l’assegno di inclusione, il nuovo sussidio introdotto dal Governo di Giorgia Meloni per sostituire il vecchio Reddito di cittadinanza, non è assolutamente semplice. Perderlo, al contrario, è facilissimo: bastano banali errori o dimenticanze e l’Inps sospende l’erogazione dell’aiuto.
L’assegno di inclusione funziona esattamente come il vecchio Reddito di Cittadinanza: ogni mese i soggetti interessati ricevono una ricarica su una carta del circuito Postepay. L’importo medio è di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per le famiglie che vivono in affitto. A differenza del vecchio RdC, però, per avere diritto all’assegno di inclusione non è sufficiente avere un ISEE basso.
Assegno di inclusione: fa subito questa cosa o lo perdi
Possono ottenere il nuovo aiuto solo quei nuclei familiari al cui interno ci sia almeno un soggetto non occupabile, cioè un minore di 18 anni o un disabile oppure una persona con almeno 60 anni di età. Basta un piccolo errore per perdere l’aiuto. In particolare chi a marzo non farà una determinata cosa, non vedrà la ricarica mensile da parte dell’Inps.
L’Inps è intervenuta per ribadire che, a marzo, solo coloro che provvederanno a fare una certa procedura riceveranno la ricarica mensile dell’assegno di inclusione. Tutti gli altri perderanno l’aiuto. Vediamo subito cosa è necessario fare per non perdere questo nuovo sussidio.
L’Inps è intervenuta per comunicare che i nuclei familiari a cui è stato riconosciuto il nuovo sussidio e che hanno presentato domanda entro il 24 febbraio, hanno già ricevuto la prima ricarica. Le famiglie che, invece, già fruiscono dell’Assegno di inclusione, riceveranno l’accredito sulla Postepay il 27 marzo.
Ma non tutti riceveranno la ricarica: l’accredito verrà erogato solo a chi si sarà premurato di fare una certa cosa. La cosa da fare è presentare il nuovo ISEE. Solo coloro che hanno presentato il nuovo Isee riceveranno la ricarica di marzo. A tutti gli altri il sussidio verrà sospeso in attesa del nuovo Isee.
Inoltre l’Inps ha ribadito che per poter continuare a fruire del sussidio statale è necessario che i membri della famiglia occupabili, cioè di età compresa tra i 18 e i 59 anni in grado di lavorare, sottoscrivano il Patto di Attivazione digitale– PAD- e frequentino i percorsi organizzati dai servizi sociali. Se non lo faranno tutta la famiglia perderà l’assegno di inclusione.