Occhio all’ultima verifica ISEE in corso, sotto la lente d’ingrandimento è finito l’assegno di inclusione. Così si rischia di perdere tutto.
L’Assegno di Inclusione è uno dei bonus introdotti nel 2024 che più sta facendo discutere. Pensato per venire incontro alle famiglie più in difficoltà dal punto di vista economico, tiene conto della fascia reddito ISEE e dà la precedenza ai nuclei con tre o più figli a carico. A seguito delle recenti verifiche che stanno venendo effettuate, però, potrebbero esserci guai in vista.
Pare infatti che si rischia di perdere tutto, se non si rientra in parametri specifici. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, i controlli sono fatti a tappeto e terranno conto di ogni singolo aspetto che va a formare quello che è l’ISEE di ogni singola famiglia. Ci sono alcuni casi specifici in cui i rischi sono molto alti, e potrebbero riguardare anche voi. Così potete informarvi per tempo e sapere a cosa potreste andare incontro nel caso emergano eventuali criticità.
Con il Messaggio n. 1090 del 14 marzo 2024, l’INPS ha confermato che presto partiranno i controlli riguardante l’ISEE delle famiglie residenti in Italia. E ad essere finite sotto la lente d’ingrandimento sono tutte quelle persone che riceveranno per la prima volta l’accredito dell’Assegno di Inclusione nel mese di marzo.
Per aver diritto a questo sussidio, non è più sufficiente presentare la domanda presso gli enti dedicati. Dopo la richiesta, infatti, occorre anche sottoscrivere il PAD. Ed è proprio per quest’ultimo punto che si verifica la condizione essenziale per iniziare a beneficiare del bonus.
Il pagamento avviene sulla carta di inclusione, con il primo pagamento a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD. Ora con i controlli dell’ISEE per la verifica, si avrà modo di capire se effettivamente si avrà diritto a questo bonus o se si rischia di perdere tutto.
Intanto però, stanno venendo applicati anche ulteriori vantaggi per tutti. Dalla possibilità di pagare il mutuo con la carta inclusione. Ciò si potrà fare tramite lo sportello ATM oppure direttamente dall’operatore all’interno dell’ufficio postale. Semplicemente esibendo il proprio documento di riconoscimento.
Chi ha fatto domanda e sottoscritto il PAD a febbraio 2024, dovrà attendere il mese di marzo per ottenere il tutto. Previa comunicazione tramite SMS o email con l’invito a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della carta.
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