A2a: Campania pronta a chiedere parte maggiori guadagni Termovalorizzatore Acerra all’azienda che trasforma i rifiuti in energia.
La Regione Campania è pronta a chiedere parte dei maggiori incassi ottenuti dalla vendita di energia prodotta dal termovalorizzatore di Acerra, in seguito all’impennata del costo dell’elettricità seguito alla pandemia e alla guerra in Ucraina.
La giunta di Vincenzo De Luca vuole mettere spalle al muro A2a, la multiutility bresciana che gestisce dal 2009 il termovalorizzatore poiché negli anni 2021 e 2022 si sono registrati dati anomali rispetto al pregresso periodo.
La vicenda si basa sulla restituzione di decine di milioni di euro con la Regione che si è rivolta all’Anac, l’Autorità anticorruzione per chiedere un parere sul riequilibrio del contratto che da Roma hanno aperto uno spiraglio. Anche perché ciò avrebbe una ricaduta sulla collettività con la redistribuzione ai cittadini dei maggiori proventi riducendo così la tariffa per il conferimento dei rifiuti all’impianto.
Nel parere di funzione consultiva (n.12 del 6 marzo 2024) deliberato dall’Autorità Anticorruzione (Anac) si legge: ‘la richiesta, rivolta all’appaltatore, di restituzione delle somme per maggiori profitti derivanti dalla vendita di energia elettrica prodotta dal termovalorizzatore negli anni 2021 e 2022 é giustificata poiché, negli anni 2021 e 2022 si sono registrati dati anomali rispetto al pregresso periodo 2011-2020, con un incremento esponenziale del corrispettivo economico in favore del gestore, strettamente correlato e/o consequenziale al conflitto in Ucraina, in aggiunta alle conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid-19‘. ‘Tali eventi – si legge sempre nel parere – hanno avuto indubbi riflessi in ambito contrattuale, con specifico riferimento all’aumento dei prezzi anche di vendita dell’energia elettrica e, quindi, dei proventi realizzati dall’appaltatore’.
Solo nel 2022 il termovalorizzatore ha prodotto 637 gigawatt di energia elettrica dal trattamento di 739mila tonnellate di rifiuti, pari al fabbisogno di 235.000 famiglie.
Una situazione non semplice con La Regione che tenterà prima di addivenire ad una composizione bonaria della vicenda ma pronta allo scontro e ad andare in tribunale qualora ciò non dovesse accadere.
A dicembre, intanto, scadrà l’appalto della gestione dell’impianto affidato ad A2a. con la Regione che sta già preparando la nuova gara per stabilire chi sarà il gestore nei prossimi anni.
L’impianto fu inaugurato nel 2009 alla presenza di Silvio Berlusconi, all’epoca Presidente del Consiglio dei ministri e da subito erano montate le proteste con manifestazioni di migliaia di persone che non volevano l’impianto. Tensioni mai scemate come ha dimostrato anche la recente protesta delle istituzioni locali contro la attivazione della quarta linea del termovalorizzatore.
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