Morti sul lavoro, numeri shock da inizio anno: la situazione

In Campania muore un lavoratore ogni 3 giorni, quasi la metà del dato nazionale che conta 48 morti bianche nel 2024

Solo poche ore fa un marinaio ha perso la vita al porto di Napoli. Si tratta dell’ennesima vittima del lavoro. Solo in Campania, evidenzia La Repubblica, sono 26 i lavoratori morti: uno ogni tre giorni, quasi la metà dell’intero dato nazionale che annovera 48 vittime sul luogo di lavoro, da gennaio ad oggi in tutto il Paese.

Morti sul lavoro
Aumentano le morti sul lavoro – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

Numeri spaventosi, che rendono la Campania (con la Basilicata) una delle regioni più a rischio, per l’alta incidenza di mortalità sui luoghi di lavoro. Questo l’allarmante dato dell’Osservatorio Sicurezza e ambiente Vega che stima l’incidenza di mortalità rilevata dal 2020 ad oggi e posiziona le due regioni in zona rossa per tre anni su quattro.

L’identikit dei lavoratori più a rischio

“In Campania – ha detto Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania – dal 2013 al 2023 ci sono stati 1.108 morti. Il 2024 è cominciato sotto i peggiori auspici, con l’ultimo morto appena dieci giorni fa, era uno staff leasing, una delle tante facce della precarietà”.

Morti sul lavoro
Mille bare in piazza, la Uil contro le morti sul lavoro – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

L’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età prevede, per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, un rischio di morire sul lavoro ben superiore rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34anni. Un dato che diventa ancora più drammatico tra i lavoratori più anziani. L’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni seguita subito dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64anni.

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