Napoli, il no di De Laurentiis al Maradona: il progetto per il nuovo stadio

Il patron azzurro ha più volte parlato del nuovo stadio del Napoli e ora conferma che la squadra non tornerà al Maradona

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha da tempo parlato del nuovo stadio degli azzurri. C’è chi pensava alla ristrutturazione del Maradona e chi invita il patron a non scartare l’ipotesi, ma De Laurentiis ha altri piani e li ha ribaditi ai microfoni di Radio Napoli Centrale.

Aurelio De Laurentiis
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

“Mi sembra molto strano che il sindaco continui a parlare del Maradona ed aspetti una mia proposta, l’ho avvisato che il Maradona non potrà essere oggetto del Napoli perché con l’architetto Zavanella abbiamo fatto un approfondimento totale con dei sopralluoghi, per le modifiche dovremmo costruire uno stadio nello stadio, ed il Napoli dovrebbe giocare alcuni anni fuori – ha esordito il presidente azzurro – . Con tutto il rispetto per Avellino, Benevento, con stadi molto belli ma inferiori alle necessità numeriche del Napoli, e col fatto che giocheremo mi auguro in futuro le coppe europee, il problema non si pone. Noi non possiamo perdere tre anni e cento milioni di incassi in un altro stadio”.

De Laurentiis: ” Se tutti quanti si son messi in testa di penalizzare il Napoli…”

Il patron del Napoli conferma quindi la volontà di costruire la nuova casa del Napoli a Bagnoli: “Vuole la città di Napoli partecipare agli Europei? Il sindaco di Napoli deve immaginare questo, oppure vogliamo penalizzare i napoletani portando a 30-50km lo stadio? Mi sembra una follia, dal momento in cui Bagnoli ha avuto un trattamento ridicolo per 45 anni, e lo Stato solo ora si è interessato con Invitalia, il cui amministratore delegato è il nipote del presidente della Repubblica Mattarella, e dove il ministro Fitto ha preso in prima persona la responsabilità del progetto, affidandolo ad un commissario come il sindaco di Napoli quale garante di tutto. Come vice commissario c’è Auricchio che ha iniziato ad ottobre la bonifica: ci sono oltre 200 ettari, circa 250 divisi in cinque lotti – ha aggiunto -. Dove mi vorrebbe mandare il sindaco ci vogliono cinque anni di bonifica, mentre il parco dello sport è un’altra parcella: ce n’è una da 35 ettari e una da 30, quella da 35 ha iniziato la bonifica assieme a quella da 30. Quella da 35 terminerà la bonifica, da come mi hanno assicurato, a maggio 2025. Quella da 30 dovrebbe terminare a giugno 2026”.

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis e il progetto sul nuovo stadio – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

“Su questi due lotti da 65 ettari uno potrebbe fare il tennis, lo stadio del Napoli, il centro sportivo come quello del Manchester City, e farla finita – ha concluso – . Io sono un imprenditore puro, non ho bisogno di finanziamenti altrui: nel Napoli i soldi chi li ha messi? Con 65 ettari a disposizione ci vorrebbero tanti parcheggi, uno stadio da 50-60mila posti che possa fare concorrenza agli altri stadi del mondo. I trasporti sono un falso problema, che differenza c’è tra piazzale Tecchio e Bagnoli? Anche sul piano del bradisismo, con quello ed il Vesuvio siamo nelle mani del Signore altrimenti non faremmo nulla a Napoli. Ho un appuntamento con il ministro Fitto che convocherà Invitalia ed il Sindaco: se tutti quanti si son messi in testa di penalizzare il Napoli e di spedirlo lontano dalla città, me ne farò una ragione”.

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