Circumvesuviana, continuano i disagi: la rabbia dei passeggeri

Treno per Sorrento in avaria e nuovi disagi sulla Circumvesuviana. A Castellammare pendolare protesta sui binari: la situazione

Arrivato alla stazione della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia il treno si ferma e non parte più. E’ questo ciò che è accaduto nelle scorse ore e che ha creato caos tra i passeggeri. I motori, riporta La Repubblica, si spengono definitivamente, il mezzo è in avaria come l’altro che invece arriva da Napoli. Quando si blocca i viaggiatori provano a scendere, ma non si può.

Circumvesuviana
Circumvesuviana, continuano i disagi – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

“Siamo rimasti chiusi nelle carrozze, le porte non si aprivano. Le persone attorno a me cominciavano a sentirsi male”, racconta uno studente. È cominciata così la rivolta dei viaggiatori, con centinaia di persone ostaggio della linea di trasporto ferroviario che Legambiente conferma ogni anno come la peggiore d’Italia.

La protesta dei viaggiatori

Folla per due ore anche sul resto della linea Napoli-Sorrento, interrotta a metà in entrambe le direzioni per i due treni guasti. “Vergognatevi”, urla una insegnante mentre i suoi alunni attendono inutilmente in classe. La rabbia alimentata anche dalla scena del convoglio diretto a Napoli che ad un certo punto è ripartito. “Ma vuoto”, racconta incredulo un anziano che l’ha visto andare via.

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Circumvesuviana, la rabbia dei passeggeri – Napoli Cityrumors.it (Ansa)

 

In stazione accorsi anche i carabinieri per riportare la calma e liberare i binari. Denunciano invece un continuo peggioramento della situazione i comitati dei pendolari, “sindaci e altri rappresentanti istituzionali devono fare sentire la loro voce. In questa battaglia, sentiamo il silenzio che ci circonda e vogliamo uscire dall’assedio. È evidente, come dimostra questo episodio, che non possono esserci isole felici”. Anche perché secondo i portavoce Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro “le cose andranno peggio. E non in quanto vogliamo profetizzare sventure”. Secondo i due rappresentanti dei movimenti la spiegazione è tecnica, “nei prossimi 12 mesi i nostri viaggi saranno ancora più avventurosi perché l’azienda, nell’attesa dei nuovi treni, ha ritenuto inopportuno fare un’operazione di recupero del materiale rotabile obsoleto, quindi tra poco diminuirà il numero complessivo dei treni disponibili”.

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