Stando a quanto emerge dai dati dell’indagine “Beach litter” diffusi da Legambiente, la media è di 410 rifiuti ogni cento metri di arenile. Numeri sconvolgenti emersi alla vigila della tre giorni “Spiagge e fondali puliti”, la storica campagna di raccolta aperta a cittadini e volontari, in programma il prossimo fine settimana da venerdì 10 a domenica 12.
In quella occasione un esercito di volontari e volontarie invaderà le spiagge italiane con pinze raccogli-rifiuti e guanti. Si tratta della 34ª edizione dell’iniziativa, una storica campagna organizzata da Legambiente e dai suoi circoli, che vede coinvolte migliaia di persone in un’operazione collettiva di pulizia delle coste.
La plastica è il materiale più diffuso lungo le coste
In Campania, le attività si concentreranno su 11 spiagge monitorate, dove sono stati raccolti e catalogati oltre 4.500 rifiuti. Tra le tipologie più comuni di rifiuti ci sono mozziconi di sigaretta, frammenti di plastica e tappi di bottiglia, confermando quindi che la plastica è il materiale più diffuso sulle nostre coste.
In termini assoluti la spiaggia dove sono stati ritrovati più rifiuti risulta quella di Baia Domizia con 885 rifiuti catalogati, seguita dalla spiaggia di Mercatello di Salerno con 818. La spiaggia di Mercatello, a Salerno, è risultata la seconda tra le spiagge più sporche osservate in Campania da Legambiente in occasione della consueta indagine Beach Litter.
Il 54% del totale dei rifiuti raccolti, pari a 2.449, sono stati catalogati nelle cinque spiagge salernitane: quella di Mercatello, appunto, poi La Picciola di Pontecagnano, l’Oasi dunale di Capaccio, la Spiaggia di Marina di Casalvelino, e l’Oasui Dunale di Eboli).