I granata ottengono un punto in una trasferta complicata: al termine della gara il tecnico ha fatto il punto sul futuro
Nonostante la retrocessione ormai matematica, la Salernitana sta provando a chiudere il campionato con dignità, come chiesto più volte da mister Colantuono. E un segnale c’è stato ieri all’Allienz Stadium, quando tra i padroni di casa della Juventus e i granata è finita 1-1 la gara valida per la 36esima giornata di Serie A Tim. Alla rete di Pierozzi arrivata al 27′ ha risposto Rabiot nel finale (90+1′).
“Abbiamo fatto una buona gara come avevamo fatto con Atalanta e Fiorentina. Abbiamo provato a dare del filo da torcere alla Juve e ci siamo riusciti. Questo è quello che dovevamo fare”, il commento in conferenza stampa di Stefano Colantuono al triplice fischio del match.
“Se fai questo lavoro le motivazioni devi averle dalla nascita – ha aggiunto l’allenatore della Salernitana – . Le motivazioni devono essere nel Dna di ogni giocatore. Che dovevamo fare prendere 7 gol? Io non ci sto. La partita dovevamo giocarla alla morte. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare per rispettare i nostri tifosi e società. I tre punti non cambiavano la storia. Mi dispiace per i ragazzi, perchè dopo una campionato così potevamo togliere tutta la negatività. Avevamo anche tante assenze che fa la differenza. Oggi avevamo in panchina un 2007”.
“È stata una gara difficile. Abbiamo sorpreso un po’ la Juve nel primo tempo giocando con qualità. Quando riesci a fare tre occasioni qua vuol dire che hai fatto bene. Io qua ho vinto con l’Udinese, ma non avevamo creato così tanto – ha proseguito Colantuono -. Da quali giocatori ripartire? Lo capiremo a fine campionato. La squadra ha dei valori con dei ragazzi interessanti. Abbiamo dei giocatori di proprietà che sicuramente hanno attirato l’attenzione e qualcuno si sta già muovendo. Facciamo bene queste ultime due di campionato e poi il presidente deciderà”.
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