Le parole del primo cittadino dopo il terremoto di ieri hanno aumentato l’ansia dei napoletani. Ecco le novità in vista di domani
Oltre 150 scosse di terremoto dalla serata di ieri alla mattina di oggi, con più di 50 interventi dei Vigili del Fuoco, per cercare di evitare ulteriori problemi e risolvere l’emergenza. Il sisma che ha travolto la zona dei Campi Flegrei a Napoli, con la scossa più forte negli ultimi quaranta anni, ha portato disagi e paura in città. Numerose le famiglie che hanno deciso di non dormire a casa questa notte, accampandosi in zone all’aperto. Ma le scosse di terremoto non sono finite e l’ultimo annuncio effettuato dal sindaco Manfredi è stato accolto con ulteriore preoccupazione da parte della popolazione.
In numerosi quartieri della città le scuole sono rimaste chiuse a livello precauzionale. Fortunatamente non si sono registrati danni, nè agli edifici scolastici, nè alle altre infrastrutture cittadine. La città sembra aver retto, anche se la paura di ulteriori scosse ha portato i napoletani a vivere in uno stato di completa agitazione. Il sindaco Manfredi ha parlato alla popolazione nel corso di una lunga conferenza stampa organizzata a Palazzo San Giacomo, facendo luce sullo scenario attuale ai Campi Flegrei e parlando anche delle prossime mosse.
Le parole del primo cittadino hanno messo i napoletani davanti ad una scomoda verità. Chi pensava che il peggio fosse passato, rimarrà probabilmente deluso. Il sindaco di Napoli ha aperto gli occhi alla popolazione, facendo capire che le scosse di terremoto non solo potrebbero continuare, ma che il record toccato ieri (quando è stato registrato un magnitudo pari a 4,4, la più forte e intensa scossa negli ultimi quaranta anni, da quando il fenomeno del bradisismo è tornato ad affacciarsi nell’area dei Campi Flegrei), potrebbe essere addirittura superato.
Manfredi, le parole che spaventano i napoletani
“Ci sono studi scientifici secondo cui potrebbero esserci scosse con magnitudo più alta, non oltre 5”, ha annunciato il sindaco di Napoli Manfredi. Parole arrivate nel corso di un incontro con la stampa, nel quale è stata fatta chiarezza sui danni provocati dal terremoto e sulle prossime mosse. “Dobbiamo gestire questa situazione di emergenza con cui probabilmente conviveremo per mesi. La Protezione civile non ha rilevato danni su strutture private stanotte, dobbiamo fare in modo che la normale paura non si trasformi in panico. Per questo, dobbiamo informare i cittadini, dobbiamo fare assieme una comunicazione corretta, non allarmistica, affinché si rafforzi la convivenza con il bradisismo”, ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo campano.
Se qualcuno si aspettava parole rassicuranti, è rimasto deluso. Non solo il sindaco ha spiegato alla perfezione cosa sta accadendo in città: ha anche specificato di “non poter dire alle persone di non avere paura, c’è sempre, è fisiologica, ai napoletani dico che c’è grande attenzione e controllo, mai questo territorio è stato controllato come adesso, quindi cerchiamo di vivere il più normalmente possibile, avremo cura della sicurezza dei napoletani, da amministratori e conoscitori del fenomeno, non vi fate prendere dal panico”, ha quindi detto Manfredi che ha reso nota la situazione: “L’Ingv ha osservato che i parametri non sono variati, la crescita è inalterata e le analisi che abbiamo fatto sulle strutture pubbliche interessate ai fenomeni nella zona d’interesse non hanno rilevato danni”. “I tecnici del Comune e della Città Metropolitana ci dicono che non ci sono danni, non ci sono danni alle strutture scolastiche, abbiamo fatto indagini sul Maradona, alla Mostra d’Oltremare, nessun effetto significativo delle scosse”, ha proseguito.
La comunicazione per chi non vuole passare la notte in casa
Il sindaco ha poi annunciato un’area di attesa per i cittadini del decimo Municipio (che comprende la zona tra Bagnoli e Fuorigrotta) e che non se la sentono di passare la notte in casa. Per tutti i cittadini che si sentono più al sicuro all’aperto, rispetto alle loro abitazioni, verrà realizzata una nuova zona d’attesa con oltre duecento posti letto. La novità per domani riguarda l’apertura delle scuole, nel municipio X e IX. In passato in città era previsto solamente un piano emergenziale che riguardava l’eruzione, oggi, secondo quanto riportato dal primo cittadino, l’emergenza è stata ampliata al sisma. “Ricordiamo che il bradisismo è un sintomo, non l’eruzione. Sarebbero nel caso interessate solo per persone nell’area gialla con soglie di intervento previste dalla Protezione Civile, come parte del piano espositivo nazionale”, ha sottolineato.
Sulle scuole, la decisione spiazza tutti. Aprirle, dopo la precauzione di ieri, rappresenta un segnale importante. “Abbiamo deciso che fossero chiuse le scuole solo in due municipalità (la IX e la X) perché non si fa allarmismo o sciacallaggio. Se ci sono lontane preoccupazioni noi interveniamo, sennò le istituzioni devono consentire di vivere in normalità”. Molti hanno lamentato l’impossibilità di uscire dai Campi Flegrei in caso di forti scosse. “Si tratta di garantire un flusso scorrevole, per la gestione della viabilità si è deciso l’immediata messa in campo di polizia stradale e municipale per la gestione del traffico, se ci fosse la necessità di muoversi”.
Manfredi e i danni di immagine
Sui danni di immagine all’estero per le scosse ai Campi Flegrei, Manfredi ha ribadito: “Il lavoro più difficile è informare i cittadini che devono sapere tutto evitando le fake news. Ho sentito di frane ed esplosioni di gas stanotte, tutto falso, dobbiamo dire tutto ai cittadini, ma che siano cose vere, evitando le speculazioni. Sappiamo cosa è successo a Ischia, i nostri concorrenti sfruttano in modo malevolo la situazione”, ha concluso il sindaco, che ha rassicurato sulla sicurezza dei quartieri di Napoli che non sono interessati all’area delle scosse bradisismiche: “Tutte le segnalazioni ricevute dai Vigili del fuoco ci dicono che non ci sono danni, risentimenti ci sono stati ma non danni strutturali, al massimo qualche caduta di intonaco anche in presenza di scosse importanti. Questo è il segnale che il patrimonio edilizio di Napoli non è quello di 40 anni fa, il che non significa che siamo sicuri al 100% ma per chi è fuori dall’area interessata, le scosse hanno effetti trascurabili”.