Il club azzurro si trova di fronte ad una svolta improvvisa: le parole sul nuovo tecnico inquadrano alla perfezione la scelta del club
“Forse avrei fatto bene a non esonerare Rudi Garcia”. Con questa ammissione, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, è tornato in modo dirompente ad affrontare uno dei problemi più complicati con il quale si è imbattuto in questa stagione: la scelta della guida tecnica chiamato a sostituire Luciano Spalletti dopo la vittoria del titolo. Il patron azzurro ha provato prima con Rudi Garcia (esonerato dopo poche giornate), poi con Walter Mazzarri e infine con Calzona, chiamato a dare una raddrizzata alla nave, nel momento di maggiore crisi. “Sapevo che la situazione fosse difficile – ha detto l’attutale tecnico degli azzurri dopo il ko di Empoli – ma non pensavo onestamente di trovarmi di fronte ad una serie così grande di problemi”.
Il Napoli si trova ora di fronte ad un bivio: De Laurentiis non può permettersi di commettere altri errori e sbagliare di nuovo il nome del tecnico al quale affidare la panchina azzurra in vista del prossimo anno. “Potevo prendere Tudor, ma mi chiedeva un contratto di due anni”, ha ribadito il patron, confermando la volontà di chiudere la stagione con un traghettore per poi affidare la guida tecnica della squadra ad un nuovo elemento in vista del prossimo campionato. La scelta sembra essere stata ormai delineata. A meno di clamorose novità e sorprese dell’ultima ora, il presidente del Napoli ha scelto il tecnico che inizierà un nuovo progetto alla guida del Napoli.
Napoli, le scelte di De Laurentiis per la panchina
Prima era stato tentato dall’idea di affidare la squadra ad Antonio Conte, già contattato a ottobre, quando Garcia era in bilico: ma i costi dell’operazione e alcune richieste (giudicate eccessive) dell’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, hanno lasciato l’operazione in stand by. De Laurentiis ha valutato con attenzione anche i profili di Tudor (prima del passaggio alla Lazio), di Italiano (che lo scorso anno era stato ad un passo dal trasferimento a Napoli, dopo l’addio di Spalletti) e di Stefano Pioli, che ieri ha ufficializzato l’addio al Milan (dopo uno scudetto, un secondo un terzo posto negli ultimi tre anni). Ma l’intenzione del presidente azzurro è un’altra.
Napoli, tutto su Gasperini: “E’ l’uomo giusto”
Il club, che nel prossimo turno mostrerà per l’ultima volta la maglia con lo scudetto sul petto, prima di cedere il vessillo all’Inter, intende ripartire con Gian Piero Gasperini, artefice del successo in Europa League con l’Atalanta e tecnico da sempre ammirato da De Laurentiis. Il patron lo ritiene fondamentale nel processo di crescita della squadra e della società: una pedina che potrebbe davvero cambiare le sorti del progetto azzurro. “E’ assolutamente l’uomo giusto per il Napoli. L’allenatore ideale. Dopo quest’anno prendendo un allenatore come Gasperini la squadra si trasformerà in positivo“, ha detto ai microfoni di Notizie.com, Giuseppe Ursino, ex direttore sportivo del Crotone, che lanciò per primo Gasperini. L’attuale tecnico dell’Atalanta era reduce dall’esperienza sulla panchina della Juventus Primavera e venne scelto da Ursino per guidare il Crotone.
Per Gasperini fu la prima esperienza come allenatore di una squadra professionistica. “La squadra si esprimeva come l’Atalanta di oggi. Noi giocavamo con grande intensità e velocità. Abbiamo vinto un campionato di C nel 2004 e poi ci siamo salvati in B l’anno successivo. Si vedeva già a quei tempi che era un tecnico molto bravo. Per questo i risultati non mi sorprendono. Gli allenamenti sono intensi, forti, veloci. Certamente esige molto durante la settimana perché poi quando si scende in campo bisogna sempre dare il 100%. Il rapporto con i giocatori? Ottimo sia in campo che fuori“.
Gasperini potrebbe lasciare l’Atalanta e tentare l’avventura al Napoli. Oggi è in programma un incontro decisivo tra l’allenatore nerazzurro e la famiglia Percassi. Un faccia a faccia che si annuncia decisivo per la sua scelta. Dopo otto anni, è arrivato il primo successo alla guida del club orobico. Una vittoria che molti vedono come la fine naturale di un ciclo vincente e positivo. E che potrebbe spingere il tecnico a cambiare aria: “Non lo so. Conoscendo l’uomo, prima di prendere una decisione dovrà rifletterci molto bene. Ma sono certo che sceglierà con il cuore e in modo giusto. Perché lui è difficile che sbagli“, conclude Ursino. Il Napoli aspetta fiducioso.