Più di settantamila persone presenti a Roma per incontrare Bergoglio. Tra di loro un bimbo di Scampia, che ha stupito tutti con una domanda al Santo Padre
Oltre settantamila persone hanno partecipato alla Giornata Mondiale del Bambino, che si è tenuta ieri allo stadio Olimpico di Roma. Un appuntamento fortemente voluto d Papa Francesco, che ha incontrato decine di migliaia di bambini provenienti da tutto il mondo. Alcuni sono arrivati a Roma dalle zone falcidiate dalla guerra, come Palestina e Ucraina. L’evento è stato senza precedenti ed ha visto anche la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo. Si tutti anche Renato Zero e Lino Banfi.
I bambini presenti hanno approfittato della giornata per stare insieme a Francesco e per porgli alcune domande. Fra di loro c’era anche Riccardo, un bambino di otto anni che vive nel campo Rom di Cupa Perillo, sotto i piloni dell’Asse mediano, tra Scampia e Mugnano. Riccardo è tra i sette bambini che nella notte di Pasqua hanno ricevuto il battesimo e che la prossima settimana faranno la prima comunione.
Anche lui era a Roma ed ha incontrato Bergoglio, insieme ad altri cinquanta bambini appartenenti al campo di Ponte Riccio a Giugliano e da altri rioni di Scampia. “Arriviamo alla Giornata di Roma con un lavoro che viene da lontano – ha spiegato padre Eraldo Cacchione, gesuita, della Chiesa di Santa Maria della Speranza – Riccardo è solo uno dei tanti che sono venuti a questo appuntamento. Lo abbiamo scelto per la sua spigliatezza”. Il bimbo non ha avuto problemi a presentarsi davanti al Papa e a porgere una domanda che ha stupito tutti. Lo stesso Francesco.
La domanda che ha stupito Papa Francesco
Riccardo si è avvicinato al Pontefice e senza troppi giri di parole, ha chiesto: “Ma come si può amare tutti?”. Una domanda semplice, che molti bambini della sua età si pongono. Soprattutto quelli costretti a crescere troppo in fretta da situazioni difficili e da momenti particolari. Bambini per i quali amare qualcuno in modo incondizionato, può risultare più difficile rispetto ad altri. Bambini che sono cresciuti in baracche, case di cartone e rifiuti e che all’amore spesso preferiscono la sopravvivenza. Una domanda che ha colpito tutti e che ha commosso il Santo Padre. Francesco ha guardato Riccardo negli occhi ed ha provato a regalargli una risposta quanto più veritiera possibile. Confermando intanto che “non si tratta di una risposta facile da dare”.
“Come si fa ad amare tutti? La domanda – ha continuato Francesco – è un po’ difficile. Non è facile: dobbiamo cominciare dal poco. Amare chi è più vicino a noi. Ma se io non amo la mia compagna di scuola o il compagno non va. Bisogna cominciare dal poco”, ha concluso il Pontefice