Le dichiarazioni del sindaco Manfredi sul comportamento dei suoi concittadini, alla luce della situazione verificatasi ai Campi Flegrei
Parole che fanno discutere e che sono già oggetto di critiche sui social. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha esortato i cittadini napoletani ad essere “meno napoletani”. Almeno secondo lo stereotipo che molto spesso accompagna la popolazione campana. Tanti i riferimenti legati ad aspetti culturali e pratici. Il sindaco è stato ricevuto nei giorni scorsi a Montecitorio, insieme ai primi cittadini di Pozzuoli e Bacoli ed ha espresso al Governo le perplessità e i dubbi relativi alla sicurezza.
In una lunga intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano il primo cittadino del capoluogo campano si è augurato che i suoi concittadini cambiassero. “Vorrei che fossero meno napoletani. Non devono sentire su di loro il peso dello stereotipo del napoletano vociante, chiassoso, inconsistente, quasi per il dovere di rispettare il prototipo“. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli dal 2021 è convinto che spesso i cittadini partenopei regalino un’immagine diversa e poca realistica della realtà.
Secondo Manfredi “i napoletani sono molto meglio: più organizzati, più logici, più creativi, anche più disciplinati e soprattutto più produttivi”. Il pensiero passa poi ai Campi Flegrei. Le oltre 150 scosse registrate nei giorni scorsi hanno aumentato le preoccupazioni della popolazione. Un ansia che, secondo il sindaco, deve però essere trasformata in qualcosa di diverso. “Sono spaventato anch’io ma serve respingere la forza innaturale delle sensazioni e farsi guidare dalla ragione. Sono un illuminista, ho fede nella ragione. E la ragione dice che siamo dentro un contesto geologico gestibile, sostenibile. Non si deve essere tranquilli, si deve però sapere per esempio che il massimo teorico, sottolineo teorico, della scossa nei Campi Flegrei, secondo le fonti scientifiche più accreditate, è che arrivi fino al 5° grado Richter. Noi l’abbiamo avuta al 4,4 e dunque è ragionevole pensare che già il massimo sia stato toccato”.
Se da una parte Manfredi intende rassicurare la popolazione, evitando facili allarmismi, dall’altra chiarisce che esistono ancora tanti aspetti da migliorare. Tanti punti su cui lavorare e che devono necessariamente essere sistemati per evitare problemi futuri. “Quasi niente è ancora a posto. Bisogna lavorare comunque sulle vie di fuga e farlo presto e bene, mettere in sicurezza gli edifici”. Il sindaco è netto su una questione: Napoli ha bisogno di bloccare “assolutamente” le nuove costruzioni. Un punto sul quale Manfredi non vuole sentire discussioni e che ha ribadito con forza, rivendicando le azioni compiute da quando è stato eletto.
“Una linea metropolitana completata entro luglio. Altre due nuove stazioni nelle linea uno saranno inaugurate a dicembre. Cento bus elettrici subito e cento altri tra qualche mese. La riqualificazione delle Vele”. Le criticità che restano: “Non va ancora bene la raccolta differenziata, si fa fatica a realizzare lo stadio nuovo, il territorio è poco sorvegliato, mancano i vigili urbani. Faccio tutto quello che posso, tento di dare un orizzonte”. Ai napoletani “chiedo solo di non indossare la casacca figlia di un folclore scontato, ormai posticcio. Si trasforma in una camicia di forza. Il tema è serio”.
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